Funzioni di Tableau (per categoria)

Le funzioni di Tableau in questo riferimento sono organizzate per categoria. Fai clic su una categoria per visualizzarne le funzioni. In alternativa, premi CTRL+F (Comando+F su Mac) per aprire una casella di ricerca che puoi utilizzare per cercare una specifica funzione nella pagina.

Funzioni numeriche

ABS

SintassiABS(number)
OutputNumero (positivo)
DefinizioneRestituisce il valore assoluto del numero <number> dato.
Esempio
ABS(-7) = 7
ABS([Budget Variance])

Il secondo esempio restituisce il valore assoluto per tutti i numeri contenuti nel campo Budget Variance.

NoteVedi anche SIGN.

ACOS

SintassiACOS(number)
OutputNumero (angolo in radianti)
DefinizioneRestituisce l’arcocoseno (angolo) del numero <number> dato.
Esempio
ACOS(-1) = 3.14159265358979
NoteLa funzione inversa, COS, accetta come argomento l’angolo in radianti e restituisce il coseno.

ASIN

SintassiASIN(number)
OutputNumero (angolo in radianti)
DefinizioneRestituisce l’arcoseno (angolo) del numero <number> dato.
Esempio
ASIN(1) = 1.5707963267949
NoteLa funzione inversa, SIN, accetta come argomento l’angolo in radianti e restituisce il seno.

ATAN

SintassiATAN(number)
OutputNumero (angolo in radianti)
DefinizioneRestituisce l’arcotangente (angolo) di un numero <number> dato.
Esempio
ATAN(180) = 1.5652408283942
Note

La funzione inversa, TAN, accetta come argomento l’angolo in radianti e restituisce la tangente.

Vedi anche ATAN2 e COT.

ATAN2

SintassiATAN2(y number, x number)
OutputNumero (angolo in radianti)
DefinizioneRestituisce l’arcotangente (angolo) tra due numeri (x e y). Il risultato è in radianti.
Esempio
ATAN2(2, 1) = 1.10714871779409
NoteVedi anche ATAN, TAN e COT.

CEILING

SintassiCEILING(number)
OutputIntero
DefinizioneArrotonda un numero <number> al numero intero più vicino di valore uguale o superiore.
Esempio
CEILING(2.1) = 3
NoteVedi anche FLOOR e ROUND.
Limitazioni del database

CEILING è disponibile tramite i seguenti connettori: Microsoft Excel, file di testo, file di statistiche, origini dati pubblicate, Amazon EMR Hadoop Hive, Amazon Redshift, Cloudera Hadoop, DataStax Enterprise, Google Analytics, Google BigQuery, Hortonworks Hadoop Hive, MapR Hadoop Hive, Microsoft SQL Server, Salesforce, Spark SQL.

COS

SintassiCOS(number)

L’argomento numerico è l’angolo in radianti.

OutputNumero
DefinizioneRestituisce il coseno di un angolo.
Esempio
COS(PI( ) /4) = 0.707106781186548
Note

La funzione inversa, ACOS, accetta il coseno come argomento e restituisce l’angolo in radianti.

Vedi anche PI. Per convertire un angolo da gradi in radianti, utilizza RADIANS.

COT

SintassiCOT(number)

L’argomento numerico è l’angolo in radianti.

OutputNumero
DefinizioneRestituisce la cotangente di un angolo.
Esempio
COT(PI( ) /4) = 1
NoteVedi anche ATAN, TAN e PI. Per convertire un angolo da gradi in radianti, utilizza RADIANS.

DEGREES

SintassiDEGREES(number)

L’argomento numerico è l’angolo in radianti.

OutputNumero (gradi)
DefinizioneConverte un angolo da radianti in gradi.
Esempio
DEGREES(PI( )/4) = 45.0
Note

La funzione inversa, RADIANS, accetta un angolo in gradi e restituisce l’angolo in radianti.

Vedi anche PI().

DIV

SintassiDIV(integer1, integer2)
OutputIntero
DefinizioneRestituisce la parte intera di un’operazione di divisione, in cui <integer1> è diviso per <integer2>.
Esempio
DIV(11,2) = 5

EXP

SintassiEXP(number)
OutputNumero
DefinizioneRestituisce e innalzato alla potenza del numero <number> dato.
Esempio
EXP(2) = 7.389
EXP(-[Growth Rate]*[Time])
NoteVedi anche LN.

FLOOR

SintassiFLOOR(number)
OutputIntero
DefinizioneArrotonda un numero <number> al numero più vicino di valore uguale o inferiore.
Esempio
FLOOR(7.9) = 7
NoteVedi anche CEILING e ROUND.
Limitazioni del database

FLOOR è disponibile tramite i seguenti connettori: Microsoft Excel, file di testo, file di statistiche, origini dati pubblicate, Amazon EMR Hadoop Hive, Cloudera Hadoop, DataStax Enterprise, Google Analytics, Google BigQuery, Hortonworks Hadoop Hive, MapR Hadoop Hive, Microsoft SQL Server, Salesforce, Spark SQL.

HEXBINX

SintassiHEXBINX(number, number)
OutputNumero
DefinizioneMappa una coordinata x, y alla coordinata x del contenitore esagonale più vicino. I contenitori hanno una lunghezza laterale di 1, quindi potrebbe essere necessario ridimensionare gli input in modo appropriato.
Esempio
HEXBINX([Longitude]*2.5, [Latitude]*2.5)
NoteHEXBINX e HEXBINY sono funzioni di creazione di contenitori e tracciato per contenitori esagonali. I contenitori esagonali sono un’opzione efficiente ed elegante per visualizzare i dati in un piano x/y come ad esempio una mappa. Poiché i contenitori sono esagonali, ogni contenitore si avvicina molto a un cerchio e riduce al minimo la variazione della distanza tra il punto dati e il centro del contenitore. Questo rende il clustering più accurato e informativo.

HEXBINY

SintassiHEXBINY(number, number)
OutputNumero
DefinizioneMappa una coordinata x, y alla coordinata y del contenitore esagonale più vicino. I contenitori hanno una lunghezza laterale di 1, quindi potrebbe essere necessario ridimensionare gli input in modo appropriato.
Esempio
HEXBINY([Longitude]*2.5, [Latitude]*2.5)
NoteVedi anche HEXBINX.

LN

SintassiLN(number)
Output

Numero

L’output è Null se l’argomento è minore o uguale a zero.

DefinizioneRestituisce il logaritmo naturale del numero <number>.
Esempio
LN(50) = 3.912023005
NoteVedi anche EXP e LOG.

LOG

SintassiLOG(number, [base])

Se l’argomento base facoltativo non è presente, viene utilizzata la base 10.

OutputNumero
DefinizioneRestituisce il logaritmo di un numero per la base data.
Esempio
LOG(16,4) = 2
NoteVedi anche POWER LN.

MAX

SintassiMAX(expression) oppure MAX(expr1, expr2)
OutputStesso tipo di dati dell’argomento o NULL se qualsiasi parte dell’argomento è NULL.
Definizione

Restituisce il massimo dei due argomenti, che devono essere dello stesso tipo di dati.

MAX può anche essere applicato a un singolo campo come aggregazione.

Esempio
MAX(4,7) = 7
MAX(#3/25/1986#, #2/20/2021#) = #2/20/2021#
MAX([Name]) = "Zander"
Note

Per le stringhe

MAX è solitamente l’ultimo valore in ordine alfabetico.

Per le origini dati di database, MAX permette di trovare il valore stringa più alto nella sequenza di ordinamento definita dal database per quella colonna.

Per le date

Per le date, MAX è la data più recente. Se MAX è un’aggregazione, il risultato non avrà una gerarchia di date. Se MAX è un confronto, il risultato manterrà la gerarchia di date.

Come aggregazione

MAX(expression) è una funzione aggregata e restituisce un singolo risultato aggregato. Questo risultato viene mostrato come AGG(expression) nella visualizzazione.

Come confronto

MAX(expr1, expr2) confronta i due valori e restituisce un valore a livello di riga.

Vedi anche MIN.

MIN

SintassiMIN(expression) oppure MIN(expr1, expr2)
OutputStesso tipo di dati dell’argomento o NULL se qualsiasi parte dell’argomento è NULL.
Definizione

Restituisce il minimo dei due argomenti, che devono essere dello stesso tipo di dati.

MIN può anche essere applicato a un singolo campo come aggregazione.

Esempio
MIN(4,7) = 4
MIN(#3/25/1986#, #2/20/2021#) = #3/25/1986#
MIN([Name]) = "Abebi"
Note

Per le stringhe

MIN è solitamente il primo valore in ordine alfabetico.

Per le origini dati di database, MIN permette di trovare il valore stringa più basso nella sequenza di ordinamento definita dal database per quella colonna.

Per le date

Per le date, MIN è la prima data. Se MIN è un’aggregazione, il risultato non avrà una gerarchia di date. Se MIN è un confronto, il risultato manterrà la gerarchia di date.

Come aggregazione

MIN(expression) è una funzione aggregata e restituisce un singolo risultato aggregato. Questo risultato viene mostrato come AGG(expression) nella visualizzazione.

Come confronto

MIN(expr1, expr2) confronta i due valori e restituisce un valore a livello di riga.

Vedi anche MAX.

PI

SintassiPI()
OutputNumero
DefinizioneRestituisce la costante numerica pi greco: 3,14159...
Esempio
PI() = 3.14159
NoteUtile per le funzioni trigonometriche che ricevono input in radianti. Vedi anche RADIANS.

POWER

SintassiPOWER(number, power)
OutputNumero
DefinizioneEleva il numero <number> alla potenza <power> specificata.
Esempio
POWER(5,3) = 125
POWER([Temperature], 2)
NoteÈ inoltre possibile utilizzare il simbolo ^, ad esempio 5^3 = POWER(5,3) = 125

Vedi anche EXP, LOG e SQUARE.

RADIANS

SintassiRADIANS(number)
OutputNumero (angolo in radianti)
DefinizioneConverte il numero <number> specificato da gradi in radianti.
Esempio
RADIANS(180) = 3.14159
NoteLa funzione inversa, DEGREES, accetta un angolo in radianti e restituisce l’angolo in gradi.

ROUND

SintassiROUND(number, [decimals])
OutputNumero
Definizione

Arrotonda <number> a un determinato numero di cifre.

L’argomento facoltativo decimals specifica quante posizioni decimali di precisione includere nel risultato finale. Se decimals è omesso, il numero viene arrotondato al numero intero più vicino.

Esempio
ROUND(1/3, 2) = 0.33
Note

Alcuni database, come SQL Server, permettono di specificare una lunghezza negativa, dove -1 arrotonda il numero alle decine, -2 arrotonda alle centinaia e così via. Questo non è vero per tutti i database. Ad esempio, non è vero per Excel o Access.

Suggerimento: poiché ROUND può incorrere in problemi dovuti alla rappresentazione in virgola mobile sottostante dei numeri, ad esempio 9,405 arrotondato a 9,40, potrebbe essere preferibile formattare il numero al numero desiderato di posizioni decimali anziché arrotondarlo. Formattando 9,405 a due cifre decimali si otterrà il valore previsto 9,41.

Vedi anche CEILING e FLOOR.

SIGN

SintassiSIGN(number)
Output-1, 0 o 1
DefinizioneRestituisce il segno di un numero <number>: i possibili valori restituiti sono -1 se il numero è negativo, 0 se il numero è zero o 1 se il numero è positivo.
Esempio
SIGN(AVG(Profit)) = -1
NoteVedi anche ABS.

SIN

SintassiSIN(number)

L’argomento numerico è l’angolo in radianti.

OutputNumero
DefinizioneRestituisce il seno di un angolo.
Esempio
SIN(0) = 1.0
SIN(PI( )/4) = 0.707106781186548
Note

La funzione inversa, ASIN, accetta il seno come argomento e restituisce l’angolo in radianti.

Vedi anche PI. Per convertire un angolo da gradi in radianti, utilizza RADIANS.

SQRT

SintassiSQRT(number)
OutputNumero
DefinizioneRestituisce la radice quadrata di un numero <number>.
Esempio
SQRT(25) = 5
NoteVedi anche SQUARE.

SQUARE

SintassiSQUARE(number)
OutputNumero
DefinizioneRestituisce il quadrato di un numero <number>.
Esempio
SQUARE(5) = 25
NoteVedi anche SQRT e POWER.

TAN

SintassiTAN(number)

L’argomento numerico è l’angolo in radianti.

OutputNumero
DefinizioneRestituisce la tangente di un angolo.
Esempio
TAN(PI ( )/4) = 1.0
NoteVedi anche ATAN, ATAN2, COT e PI. Per convertire un angolo da gradi in radianti, utilizza RADIANS.

ZN

SintassiZN(expression)
OutputQualsiasi oppure 0
Definizione

Restituisce l’espressione <expression> se non è Null, altrimenti restituisce zero.

Utilizza questa funzione per sostituire i valori Null con zeri.

Esempio
ZN(Grade) = 0
NoteQuesta funzione è molto utile quando si utilizzano campi che possono contenere valori Null in un calcolo. Racchiudendo il campo con ZN, è possibile prevenire errori causati dal calcolo con i valori Null.
Funzioni stringa

ASCII

SintassiASCII(string)
OutputNumero
DefinizioneRestituisce il codice ASCII per il primo carattere di <string>.
Esempio
ASCII('A') = 65
NoteÈ l’inversa della funzione CHAR.

CHAR

SintassiCHAR(number)
OutputStringa
DefinizioneRestituisce il carattere codificato dal codice ASCII <number>.
Esempio
CHAR(65) = 'A'
NoteÈ l’inversa della funzione ASCII.

CONTAINS

SintassiCONTAINS(string, substring)
OutputBooleano
DefinizioneRestituisce true se la stringa data contiene la sottostringa specificata.
Esempio
CONTAINS("Calculation", "alcu") = true
NoteVedi anche la funzione logica(Il collegamento viene aperto in una nuova finestra) IN, oltre alle espressioni RegEx supportate nella documentazione sulle funzioni aggiuntive(Il collegamento viene aperto in una nuova finestra).

ENDSWITH

SintassiENDSWITH(string, substring)
OutputBooleano
DefinizioneRestituisce true se la stringa data termina con la sottostringa specificata. Gli spazi vuoti finali vengono ignorati.
Esempio
ENDSWITH("Tableau", "leau") = true
NoteVedi anche le espressioni RegEx supportate nella documentazione sulle funzioni aggiuntive(Il collegamento viene aperto in una nuova finestra).

FIND

SintassiFIND(string, substring, [start])
OutputNumero
Definizione

Restituisce la posizione dell’indice della sottostringa nella stringa oppure 0 se la sottostringa non viene trovata. Il primo carattere della stringa è la posizione 1.

Se viene aggiunto l’argomento numerico facoltativo start, la funzione ignora qualsiasi istanza della sottostringa che appare prima della posizione iniziale.

Esempio
FIND("Calculation", "alcu") = 2
FIND("Calculation", "Computer") = 0
FIND("Calculation", "a", 3) = 7
FIND("Calculation", "a", 2) = 2
FIND("Calculation", "a", 8) = 0
NoteVedi anche le espressioni RegEx supportate nella documentazione sulle funzioni aggiuntive(Il collegamento viene aperto in una nuova finestra).

FINDNTH

SintassiFINDNTH(string, substring, occurrence)
OutputNumero
DefinizioneRestituisce la posizione dell’occorrenza n della sottostringa all’interno della stringa specificata, dove n è definito dall’argomento dell’occorrenza.
Esempio
FINDNTH("Calculation", "a", 2) = 7
Note

FINDNTH non è disponibile per tutte le origini dati.

Vedi anche le espressioni RegEx supportate nella documentazione sulle funzioni aggiuntive(Il collegamento viene aperto in una nuova finestra).

LEFT

Sintassi LEFT(string, number)
OutputStringa
DefinizioneRestituisce il numero <number> di caratteri più a sinistra della stringa.
Esempio
LEFT("Matador", 4) = "Mata"
NoteVedi anche MID e RIGHT.

LEN

SintassiLEN(string)
OutputNumero
DefinizioneRestituisce la lunghezza della stringa.
Esempio
LEN("Matador") = 7
NoteDa non confondere con la funzione spaziale(Il collegamento viene aperto in una nuova finestra) LENGTH.

LOWER

SintassiLOWER(string)
OutputStringa
DefinizioneRestituisce la stringa <string> in caratteri minuscoli.
Esempio
LOWER("ProductVersion") = "productversion"
NoteVedi anche UPPER e PROPER.

LTRIM

Sintassi LTRIM(string)
OutputStringa
DefinizioneRestituisce la stringa <string> con gli eventuali spazi iniziali rimossi.
Esempio
LTRIM(" Matador ") = "Matador "
NoteVedi anche RTRIM.

MAX

SintassiMAX(expression) oppure MAX(expr1, expr2)
OutputStesso tipo di dati dell’argomento o NULL se qualsiasi parte dell’argomento è NULL.
Definizione

Restituisce il massimo dei due argomenti, che devono essere dello stesso tipo di dati.

MAX può anche essere applicato a un singolo campo come aggregazione.

Esempio
MAX(4,7) = 7
MAX(#3/25/1986#, #2/20/2021#) = #2/20/2021#
MAX([Name]) = "Zander"
Note

Per le stringhe

MAX è solitamente l’ultimo valore in ordine alfabetico.

Per le origini dati di database, MAX permette di trovare il valore stringa più alto nella sequenza di ordinamento definita dal database per quella colonna.

Per le date

Per le date, MAX è la data più recente. Se MAX è un’aggregazione, il risultato non avrà una gerarchia di date. Se MAX è un confronto, il risultato manterrà la gerarchia di date.

Come aggregazione

MAX(expression) è una funzione aggregata e restituisce un singolo risultato aggregato. Questo risultato viene mostrato come AGG(expression) nella visualizzazione.

Come confronto

MAX(expr1, expr2) confronta i due valori e restituisce un valore a livello di riga.

Vedi anche MIN.

MID

Sintassi(MID(string, start, [length])
OutputStringa
Definizione

Restituisce una stringa a partire dalla posizione start specificata. Il primo carattere della stringa è la posizione 1.

Se viene aggiunto l’argomento numerico facoltativo length, la stringa restituita include solo quel numero di caratteri.

Esempio
MID("Calculation", 2) = "alculation"
MID("Calculation", 2, 5) ="alcul"
NoteVedi anche le espressioni RegEx supportate nella documentazione sulle funzioni aggiuntive(Il collegamento viene aperto in una nuova finestra).

MIN

SintassiMIN(expression) oppure MIN(expr1, expr2)
OutputStesso tipo di dati dell’argomento o NULL se qualsiasi parte dell’argomento è NULL.
Definizione

Restituisce il minimo dei due argomenti, che devono essere dello stesso tipo di dati.

MIN può anche essere applicato a un singolo campo come aggregazione.

Esempio
MIN(4,7) = 4
MIN(#3/25/1986#, #2/20/2021#) = #3/25/1986#
MIN([Name]) = "Abebi"
Note

Per le stringhe

MIN è solitamente il primo valore in ordine alfabetico.

Per le origini dati di database, MIN permette di trovare il valore stringa più basso nella sequenza di ordinamento definita dal database per quella colonna.

Per le date

Per le date, MIN è la prima data. Se MIN è un’aggregazione, il risultato non avrà una gerarchia di date. Se MIN è un confronto, il risultato manterrà la gerarchia di date.

Come aggregazione

MIN(expression) è una funzione aggregata e restituisce un singolo risultato aggregato. Questo risultato viene mostrato come AGG(expression) nella visualizzazione.

Come confronto

MIN(expr1, expr2) confronta i due valori e restituisce un valore a livello di riga.

Vedi anche MAX.

PROPER

SintassiPROPER(string)
OutputStringa
Definizione

Restituisce la stringa <string> specificata con la prima lettera di ogni parola in maiuscolo e le lettere rimanenti in minuscolo.

Esempio
PROPER("PRODUCT name") = "Product Name"
PROPER("darcy-mae") = "Darcy-Mae"
Note

Anche gli spazi e i caratteri non alfanumerici, come la punteggiatura, sono trattati come separatori.

Vedi anche LOWER e UPPER.

Limitazioni del databasePROPER è disponibile solo per alcuni file flat e nelle estrazioni. Se devi utilizzare PROPER in un’origine dati che altrimenti non lo supporta, valuta la possibilità di utilizzare un’estrazione.

REPLACE

SintassiREPLACE(string, substring, replacement
OutputStringa
DefinizioneCerca in <string> provare <substring> e la sostituisce con <replacement>. Se <substring> non viene trovata, la stringa rimane inalterata.
Esempio
REPLACE("Version 3.8", "3.8", "4x") = "Version 4x"
NoteVedi anche REGEXP_REPLACE nella documentazione sulle funzioni aggiuntive(Il collegamento viene aperto in una nuova finestra).

RIGHT

SintassiRIGHT(string, number)
OutputStringa
DefinizioneRestituisce il numero <number> di caratteri più a destra della stringa.
Esempio
RIGHT("Calculation", 4) = "tion"
NoteVedi anche LEFT e MID.

RTRIM

SintassiRTRIM(string)
OutputStringa
DefinizioneRestituisce la stringa <string> con gli eventuali spazi finali rimossi.
Esempio
RTRIM(" Calculation ") = " Calculation"
NoteVedi anche LTRIM e TRIM.

SPACE

SintassiSPACE(number)
OutputStringa (nello specifico, solo spazi)
DefinizioneRestituisce una stringa composta dal numero specificato di spazi ripetuti.
Esempio
SPACE(2) = "  "

SPLIT

SintassiSPLIT(string, delimiter, token number)
OutputStringa
DefinizioneRestituisce una sottostringa da una stringa, usando un carattere delimitatore per dividere la stringa in una sequenza di token.
Esempio
SPLIT ("a-b-c-d", "-", 2) = "b"
SPLIT ("a|b|c|d", "|", -2) = "c"
Note

La stringa è interpretata come una sequenza alternata di delimitatori e token. Quindi per la stringa abc-defgh-i-jkl, dove il carattere delimitatore è “-”, i token sono (1) abc, (2) defgh, (3) i e (4) jlk.

SPLIT restituisce il token corrispondente al numero del token. Quando il numero del token è positivo, i token sono contati a partire dall’estremità sinistra della stringa; quando il numero è negativo, i token sono contati a partire da destra.

Vedi anche le espressioni REGEX supportate nella documentazione sulle funzioni aggiuntive(Il collegamento viene aperto in una nuova finestra).

Limitazioni del database

I comandi di divisione e di divisione personalizzata sono disponibili per i tipi di origini dati seguenti: estrazioni dati Tableau, Microsoft Excel, file di testo, file PDF, Salesforce, OData, Microsoft Azure Market Place, Google Analytics, Vertica, Oracle, MySQL, PostgreSQL, Teradata, Amazon Redshift, Aster Data, Google Big Query, Cloudera Hadoop Hive, Hortonworks Hive e Microsoft SQL Server.

Alcune origini dati impongono limiti per la divisione delle stringhe. Consulta le limitazioni della funzione SPLIT più avanti in questo argomento.

STARTSWITH

SintassiSTARTSWITH(string, substring)
OutputBooleano
DefinizioneRestituisce true se string inizia con substring. Gli spazi vuoti iniziali vengono ignorati.
Esempio
STARTSWITH("Matador, "Ma") = TRUE
NoteVedi anche CONTAINS, oltre alle espressioni REGEX supportate nella documentazione sulle funzioni aggiuntive(Il collegamento viene aperto in una nuova finestra).

TRIM

SintassiTRIM(string)
OutputStringa
DefinizioneRestituisce la stringa <string> specificata con gli spazi iniziali e finali rimossi.
Esempio
TRIM(" Calculation ") = "Calculation"
NoteVedi anche LTRIM e RTRIM.

UPPER

SintassiUPPER(string)
OutputStringa
DefinizioneRestituisce la stringa <string> in caratteri maiuscoli.
Esempio
UPPER("Calculation") = "CALCULATION"
NoteVedi anche PROPER e LOWER.
Funzioni data

Nota: le funzioni data non tengono conto dell’inizio dell’anno fiscale configurato. Consulta Date fiscali.

DATE

Funzione conversione di tipo che modifica le espressioni di stringa e numero in date, purché siano in un formato riconoscibile.

SintassiDATE(expression)
OutputData
DefinizioneRestituisce una data con un numero, una stringa o un’espressione di data <expression>.
Esempio
DATE([Employee Start Date])
DATE("September 22, 2018") 
DATE("9/22/2018")
DATE(#2018-09-22 14:52#)
Note

A differenza di DATEPARSE, non è necessario fornire un modello poiché DATE riconosce automaticamente molti formati di data standard. Tuttavia, se DATE non riconosce l’input, prova a utilizzare DATEPARSE e a specificare il formato.

MAKEDATE è un’altra funzione simile, ma MAKEDATE richiede l’input di valori numerici per anno, mese e giorno.

DATEADD

Aggiunge un numero specifico di parti della data (mesi, giorni, ecc) alla data di inizio.

SintassiDATEADD(date_part, interval, date)
OutputData
DefinizioneRestituisce la data <date> con il numero specificato <interval> aggiunto alla <date_part> di tale data. Ad esempio, aggiungendo tre mesi o 12 giorni a una data di inizio.
Esempio

Estendi tutte le date di scadenza di una settimana

DATEADD('week', 1, [due date])

Aggiungi 280 giorni alla data 20 febbraio 2021

DATEADD('day', 280, #2/20/21#) = #November 27, 2021#
NoteSupporta le date ISO 8601.

DATEDIFF

Restituisce il numero di parti della data (settimane, anni, e così via) tra due date.

SintassiDATEDIFF(date_part, date1, date2, [start_of_week])
OutputIntero
DefinizioneRestituisce la differenza tra <date1> e <date2> espressa in unità di <date_part>. Ad esempio, sottraendo le date in cui una persona si è unita e ha lasciato un gruppo musicale, per scoprire la durata della sua permanenza nel gruppo.
Esempio

Numero di giorni tra 25 marzo 1986 e 20 febbraio 2021

DATEDIFF('day', #3/25/1986#, #2/20/2021#) = 12,751

I mesi di permanenza di una persona in un gruppo musicale

DATEDIFF('month', [date joined band], [date left band])
NoteSupporta le date ISO 8601.

DATENAME

Restituisce il nome della parte della data specificato come stringhe discrete.

SintassiDATENAME(date_part, date, [start_of_week])
OutputStringa
DefinizioneRestituisce <date_part> di <date> come una stringa.
Esempio
DATENAME('year', #3/25/1986#) = "1986"
DATENAME('month', #1986-03-25#) = "March"
Note

Supporta le date ISO 8601.

Un calcolo molto simile è DATEPART, che restituisce il valore della parte della data specificato come un numero intero continuo. DATEPART può essere più rapido perché è un’operazione numerica.

Modificando gli attributi del risultato del calcolo (dimensione o misura, continuo o discreto) e la formattazione della data, i risultati di DATEPART e DATENAME possono essere formattati in modo da essere identici.

Una funzione inversa è DATEPARSE, che accetta un valore stringa e lo formatta come data.

DATEPARSE

Restituisce stringhe formattate specificamente come date.

SintassiDATEPARSE(date_format, date_string)
OutputData
DefinizioneL’argomento <date_format> descrive come viene disposto il campo <date_string>. A causa dei vari modi in cui può essere ordinato il campo string, <date_format> deve corrispondere esattamente. Per una spiegazione completa e dettagli di formattazione, consulta Convertire un campo in un campo di data(Il collegamento viene aperto in una nuova finestra).
Esempio
DATEPARSE('yyyy-MM-dd', "1986-03-25") = #March 25, 1986#
Note

DATE è una funzione simile che riconosce automaticamente molti formati di data standard. DATEPARSE può essere un’opzione migliore se DATE non riconosce il modello di input.

MAKEDATE è un’altra funzione simile, ma MAKEDATE richiede l’input di valori numerici per anno, mese e giorno.

Le funzioni inverse che scompongono le date e restituiscono il valore delle loro parti, sono DATEPART (output numero intero) e DATENAME (output stringa).

Limitazioni del database

DATEPARSE è disponibile attraverso i seguenti connettori: connessioni non legacy Excel e file di testo, Amazon EMR Hadoop Hive, Cloudera Hadoop, Fogli Google, Hortonworks Hadoop Hive, MapR Hadoop Hive, MySQL, Oracle, PostgreSQL ed estrazioni di Tableau. Alcuni formati potrebbero non essere disponibili per tutte le connessioni.

DATEPARSE non è supportato nelle varianti di Hive. Sono supportati solo Denodo, Drill e Snowflake.

DATEPART

Restituisce il nome della parte della data specificato come un numero intero.

SintassiDATEPART(date_part, date, [start_of_week])
OutputIntero
DefinizioneRestituisce <date_part> di <date> come numero intero.
Esempio
DATEPART('year', #1986-03-25#) = 1986
DATEPART('month', #1986-03-25#) = 3
Note

Supporta le date ISO 8601.

Un calcolo molto simile è DATENAME, che restituisce il valore della parte della data specificato come una stringa discreta. DATEPART può essere più rapido perché è un’operazione numerica. Modificando gli attributi del campo (dimensione o misura, continuo o discreto) e la formattazione della data, i risultati di DATEPART e DATENAME possono essere formattati in modo da essere identici.

Una funzione inversa è DATEPARSE, che accetta un valore stringa e lo formatta come data.

DATETRUNC

Questa funzione può essere considerata come un arrotondamento della data. Prende una data specifica e restituisce una versione di quella data con la specificità desiderata. Poiché ogni data deve avere un valore per giorno, mese, trimestre e anno, DATETRUNC imposta i valori come il valore più basso per ciascuna parte della data fino alla parte della data specificata. Per maggiori informazioni, fai riferimento all’esempio.

SintassiDATETRUNC(date_part, date, [start_of_week])
OutputData
DefinizioneTronca la data <date> in base a quanto specificato da <date_part>. Questa funzione restituisce una nuova data. Ad esempio, quando si tronca una data che si trova a metà del mese a livello mensile, questa funzione restituisce il primo giorno del mese.
Esempio
DATETRUNC('day', #9/22/2018#) = #9/22/2018#
DATETRUNC('iso-week', #9/22/2018#) = #9/17/2018#

(il lunedì della settimana che contiene il giorno 22/9/2018)

DATETRUNC(quarter, #9/22/2018#) = #7/1/2018# 

(il primo giorno del trimestre che contiene il giorno 22/9/2018)

Nota: per settimana e settimana iso, entra in gioco start_of_week. Le settimane ISO iniziano sempre il lunedì. Per le impostazioni locali di questo esempio, un start_of_week non specificato significa che la settimana inizia la domenica.

Note

Supporta le date ISO 8601.

Non utilizzare DATETRUNC, ad esempio, per smettere di mostrare l’ora per un campo di tipo data/ora in una visualizzazione. Se desideri modificare la modalità di visualizzazione di una data anziché arrotondarne la precisione modifica la formattazione(Il collegamento viene aperto in una nuova finestra).

Ad esempio, DATETRUNC('day', #5/17/2022 3:12:48 PM#), se formattata nella visualizzazione per mostrare i secondi, verrebbe visualizzata come 5/17/2022 12:00:00 AM. Il valore viene troncato al giorno, ma la visualizzazione passa ai secondi.

DAY

Restituisce il giorno del mese (1-31) come numero intero.

SintassiDAY(date)
OutputIntero
DefinizioneRestituisce il giorno della data <date> specificata come numero intero.
Esempio
Day(#September 22, 2018#) = 22
NoteVedi anche WEEK, MONTH, QUARTER, YEAR e gli equivalenti ISO.

ISDATE

Verifica se la stringa è un formato data valido.

SintassiISDATE(string)
OutputBooleano
DefinizioneRestituisce True se una determinata stringa <string> è una data valida.
Esempio
ISDATE(09/22/2018) = true
ISDATE(22SEP18) = false
NoteL’argomento richiesto deve essere una stringa. ISDATE non può essere utilizzato per un campo con un tipo di dati data: il calcolo restituirà un errore.

ISOQUARTER

SintassiISOQUARTER(date)
OutputIntero
DefinizioneRestituisce il trimestre basato sul calendario settimanale ISO-8601 della data <date> indicata come numero intero.
Esempio
ISOQUARTER(#1986-03-25#) = 1
NoteVedi anche ISOWEEK, ISOWEEKDAY, ISOYEAR e gli equivalenti non ISO.

ISOWEEK

SintassiISOWEEK(date)
OutputIntero
DefinizioneRestituisce la settimana basata sul calendario settimanale ISO-8601 della data <date> indicata come numero intero.
Esempio
ISOWEEK(#1986-03-25#) = 13
NoteVedi anche ISOWEEKDAY, ISOQUARTER, ISOYEAR e gli equivalenti non ISO.

ISOWEEKDAY

SintassiISOWEEKDAY(date)
OutputIntero
DefinizioneRestituisce il giorno feriale basato sul calendario settimanale ISO-8601 della data <date> indicata come numero intero.
Esempio
ISOWEEKDAY(#1986-03-25#) = 2
NoteVedi anche ISOWEEK, ISOQUARTER, ISOYEAR e gli equivalenti non ISO.

ISOYEAR

SintassiISOYEAR(date)
OutputIntero
DefinizioneRestituisce l’anno basato sul calendario settimanale ISO-8601 della data <date> indicata come numero intero.
Esempio
ISOYEAR(#1986-03-25#) = 1,986
NoteVedi anche ISOWEEK, ISOWEEKDAY, ISOQUARTER e gli equivalenti non ISO.

MAKEDATE

SintassiMAKEDATE(year, month, day)
OutputData
DefinizioneRestituisce un valore di data costruito a partire dai valori <year>, <month> e <day> specificati.
Esempio
MAKEDATE(1986,3,25) = #1986-03-25#
Note

Nota: i valori immessi erroneamente verranno regolati in una data come MAKEDATE(2020,4,31) = May 1, 2020 invece di restituire un messaggio di errore che indica che non esiste il 31 aprile.

Disponibile per le estrazioni dei dati di Tableau. Verifica la disponibilità in altre origini dati.

MAKEDATE richiede input numerici per le parti di una data. Se i tuoi dati sono una stringa che dovrebbe essere una data, prova la funzione DATE. DATE riconosce automaticamente molti formati di data standard. Se DATE non riconosce l’input, prova a utilizzare DATEPARSE.

MAKEDATETIME

SintassiMAKEDATETIME(date, time)
OutputData e ora
DefinizioneRestituisce un valore di data e ora che combina una data <date> e un’ora <time>. La data può essere una data, un valore data e ora o un tipo di stringa. L’ora deve essere un valore data e ora.
Esempio
MAKEDATETIME("1899-12-30", #07:59:00#) = #12/30/1899 7:59:00 AM#
MAKEDATETIME([Date], [Time]) = #1/1/2001 6:00:00 AM#
Note

Questa funzione è disponibile solo per connessioni compatibili con MySQL (che per Tableau sono MySQL e Amazon Aurora).

MAKETIME è una funzione simile disponibile per le estrazioni di dati Tableau e alcune altre origini dati.

MAKETIME

SintassiMAKETIME(hour, minute, second)
OutputData e ora
DefinizioneRestituisce un valore di data costruito a partire dai valori <hour>, <minute> e <second> specificati.
Esempio
MAKETIME(14, 52, 40) = #1/1/1899 14:52:40#
Note

Poiché Tableau non supporta un tipo di dati ora, ma solo data/ora, l’output è un valore data/ora. La parte di data del campo sarà 1/1/1899.

Funzione simile a MAKEDATETIME, disponibile solo per le connessioni compatibili con MYSQL.

MAX

SintassiMAX(expression) oppure MAX(expr1, expr2)
OutputStesso tipo di dati dell’argomento o NULL se qualsiasi parte dell’argomento è NULL.
Definizione

Restituisce il massimo dei due argomenti, che devono essere dello stesso tipo di dati.

MAX può anche essere applicato a un singolo campo come aggregazione.

Esempio
MAX(4,7) = 7
MAX(#3/25/1986#, #2/20/2021#) = #2/20/2021#
MAX([Name]) = "Zander"
Note

Per le stringhe

MAX è solitamente l’ultimo valore in ordine alfabetico.

Per le origini dati di database, MAX permette di trovare il valore stringa più alto nella sequenza di ordinamento definita dal database per quella colonna.

Per le date

Per le date, MAX è la data più recente. Se MAX è un’aggregazione, il risultato non avrà una gerarchia di date. Se MAX è un confronto, il risultato manterrà la gerarchia di date.

Come aggregazione

MAX(expression) è una funzione aggregata e restituisce un singolo risultato aggregato. Questo risultato viene mostrato come AGG(expression) nella visualizzazione.

Come confronto

MAX(expr1, expr2) confronta i due valori e restituisce un valore a livello di riga.

Vedi anche MIN.

MIN

SintassiMIN(expression) oppure MIN(expr1, expr2)
OutputStesso tipo di dati dell’argomento o NULL se qualsiasi parte dell’argomento è NULL.
Definizione

Restituisce il minimo dei due argomenti, che devono essere dello stesso tipo di dati.

MIN può anche essere applicato a un singolo campo come aggregazione.

Esempio
MIN(4,7) = 4
MIN(#3/25/1986#, #2/20/2021#) = #3/25/1986#
MIN([Name]) = "Abebi"
Note

Per le stringhe

MIN è solitamente il primo valore in ordine alfabetico.

Per le origini dati di database, MIN permette di trovare il valore stringa più basso nella sequenza di ordinamento definita dal database per quella colonna.

Per le date

Per le date, MIN è la prima data. Se MIN è un’aggregazione, il risultato non avrà una gerarchia di date. Se MIN è un confronto, il risultato manterrà la gerarchia di date.

Come aggregazione

MIN(expression) è una funzione aggregata e restituisce un singolo risultato aggregato. Questo risultato viene mostrato come AGG(expression) nella visualizzazione.

Come confronto

MIN(expr1, expr2) confronta i due valori e restituisce un valore a livello di riga.

Vedi anche MAX.

MONTH

SintassiMONTH(date)
OutputIntero
DefinizioneRestituisce il mese della data <date> specificata come numero intero.
Esempio
MONTH(#1986-03-25#) = 3
NoteVedi anche DAY, WEEK, QUARTER, YEAR e gli equivalenti ISO

NOW

SintassiNOW()
OutputData e ora
DefinizioneRestituisce la data e l’ora correnti del sistema locale.
Esempio
NOW() = 1986-03-25 1:08:21 PM
Note

NOW non accetta un argomento.

Vedi anche TODAY, un calcolo simile che restituisce una data invece di un valore data/ora.

Se l’origine dati è una connessione live, la data e l’ora di sistema potrebbero trovarsi in un altro fuso orario. Per maggiori informazioni su come affrontare questo problema, consulta la Knowledge Base.

QUARTER

SintassiQUARTER(date)
OutputIntero
DefinizioneRestituisce il trimestre della data <date> specificata come numero intero.
Esempio
QUARTER(#1986-03-25#) = 1
NoteVedi anche DAY, WEEK, MONTH, YEAR e gli equivalenti ISO

TODAY

SintassiTODAY()
OutputData
DefinizioneRestituisce la data corrente del sistema locale.
Esempio
TODAY() = 1986-03-25
Note

TODAY non accetta un argomento.

Vedi anche NOW, un calcolo simile che restituisce un valore data/ora invece di una data.

Se l’origine dati è una connessione live, la data di sistema potrebbe trovarsi in un altro fuso orario. Per maggiori informazioni su come affrontare questo problema, consulta la Knowledge Base.

WEEK

SintassiWEEK(date)
OutputIntero
DefinizioneRestituisce la settimana della data <date> specificata come numero intero.
Esempio
WEEK(#1986-03-25#) = 13
NoteVedi anche DAY, MONTH, QUARTER, YEAR e gli equivalenti ISO

YEAR

SintassiYEAR(date)
OutputIntero
DefinizioneRestituisce l’anno della data <date> specificata come numero intero.
Esempio
YEAR(#1986-03-25#) = 1,986
NoteVedi anche DAY, WEEK, MONTH, QUARTER e gli equivalenti ISO

date_part

Molte funzioni data in Tableau accettano l’argomento date_part, che è una costante di stringa che comunica alla funzione quale parte di una data prendere in considerazione, come giorno, settimana, trimestre e così via. I valori date_part validi che puoi utilizzare sono:

date_partValori
'year'Anno in quattro cifre
'quarter'1-4
'month'1-12 o “January”, “February” e così via
'dayofyear'Giorno dell’anno: l’1 gennaio è 1, l’1 febbraio è 32 e così via.
'day'1-31
'weekday'1-7 o “Sunday”, “Monday” e così via
'week'1-52
'hour'0-23
'minute'0-59
'second'0-60
'iso-year'Anno ISO 8601 di quattro cifre
'iso-quarter'1-4
'iso-week'1-52, l’inizio della settimana è sempre lunedì
'iso-weekday'1-7, l’inizio della settimana è sempre lunedì

Funzioni logiche

AND

Sintassi<expr1> AND <expr2>
DefinizioneEsegue una congiunzione logica su due espressioni. Se entrambi i lati sono True, il test logico restituisce True.
OutputBooleano (True o False)
Esempio
IF [Season] = "Spring" AND "[Season] = "Fall" 
THEN "It's the apocalypse and footwear doesn't matter"
END

“Se sia (Season = Spring) e (Season = Fall) sono contemporaneamente True, viene restituito It’s the apocalypse and footwear doesn’t matter”.

Note

Spesso usato con IF e IIF. Vedi anche NOT e OR.

Se entrambe le espressioni sono TRUE (ovvero, né FALSENULL), il risultato è TRUE. Se una delle due espressioni è NULL, il risultato è NULL. In tutti gli altri casi, il risultato è FALSE.

Se crei un calcolo in cui il risultato di un confronto AND viene visualizzato in un foglio di lavoro, Tableau mostra TRUE e FALSE. Se desideri modificare questa impostazione, utilizza l’area Formato nella finestra di dialogo del formato.

Nota: l’operatore AND sfrutta la valutazione a corto circuito. Questo significa che, se la prima espressione è valutata come FALSE, allora la seconda espressione non viene valutata affatto. Questo può essere utile se la seconda espressione si traduce in un errore quando la prima espressione è FALSE, in quanto la seconda espressione in questo caso non viene mai valutata.

CASE

SintassiCASE <expression>
WHEN <value1> THEN <then1>
WHEN <value2> THEN <then2>
...
[ELSE <default>]
END
OutputDipende dal tipo di dati dei valori <then>.
Definizione

Valuta l’espressione expression e la confronta con le opzioni specificate (<value1>, <value2> e così via). Quando rileva un valore value corrispondente all’espressione, CASE restituisce il valore return corrispondente. Se non trova alcuna corrispondenza, viene restituito il valore predefinito (facoltativo). Se non ci sono un valore predefinito né valori corrispondenti, viene restituito NULL.

Esempio
CASE [Season] 
WHEN 'Summer' THEN 'Sandals'
WHEN 'Winter' THEN 'Boots'
ELSE 'Sneakers'
END

“Controlla il campo Season. Se il valore è Summer, restituisci Sandals. Se il valore è Winter, restituisci Boots. Se nessuna delle opzioni nel calcolo corrisponde a quanto indicato nel campo Season, restituisci Sneakers.”

Note

Vedi anche IF e IIF.

Utilizzato con WHEN, THEN, ELSE e END.

Suggerimento: spesso è possibile utilizzare un gruppo per ottenere gli stessi risultati di una complicata funzione CASE oppure utilizzare CASE per sostituire la funzionalità di raggruppamento nativa, come nell’esempio precedente. Potresti eseguire test per determinare quale offre le migliori prestazioni per il tuo scenario.

ELSE

SintassiCASE <expression>
WHEN <value1> THEN <then1>
WHEN <value2> THEN <then2>
...
[ELSE <default>]
END
DefinizioneUna parte facoltativa di un’espressione IF o CASE utilizzata per specificare un valore predefinito da restituire se nessuna delle espressioni testate è True.
Esempio
IF [Season] = "Summer" THEN 'Sandals' 
ELSEIF [Season] = "Winter" THEN 'Boots'
ELSE 'Sneakers' 
END
CASE [Season] 
WHEN 'Summer' THEN 'Sandals'
WHEN 'Winter' THEN 'Boots'
ELSE 'Sneakers'
END
Note

Utilizzato con CASE, WHEN, IF, ELSEIF, THEN e END

ELSE è facoltativo con CASE e IF. In un calcolo dove ELSE non è specificato, se nessuna delle condizioni <test> è True, il calcolo complessivo restituirà Null.

ELSE non richiede una condizione (ad esempio, [Season] = "Winter") e può essere pensato come una forma di gestione dei valori Null.

ELSEIF

Sintassi[ELSEIF <test2> THEN <then2>]
DefinizioneUna parte facoltativa di un’espressione IF utilizzata per specificare condizioni aggiuntive oltre l’IF iniziale.
Esempio
IF [Season] = "Summer" THEN 'Sandals' 
ELSEIF [Season] = "Winter" THEN 'Boots'
ELSEIF [Season] = "Spring" THEN 'Sneakers'
ELSEIF [Season] = "Autumn" THEN 'Sneakers'
ELSE 'Bare feet'
END
Note

Utilizzato con IF, THEN, ELSE e END

ELSEIF può essere considerata una clausola IF aggiuntiva. ELSEIF è facoltativo e può essere ripetuto più volte.

A differenza di ELSE, ELSEIF richiede una condizione (ad esempio, [Season] = "Winter").

END

DefinizioneUtilizzato per chiudere un’espressione IF o CASE.
Esempio
IF [Season] = "Summer" THEN 'Sandals' 
ELSEIF [Season] = "Winter" THEN 'Boots'
ELSE 'Sneakers' 
END

“Se Season = Summer, restituisci Sandals. In caso contrario, controlla l’espressione successiva. Se Season = Winter, restituisci Boots. Se nessuna delle espressioni è True, restituisci Sneakers.”

CASE [Season] 
WHEN 'Summer' THEN 'Sandals'
WHEN 'Winter' THEN 'Boots'
ELSE 'Sneakers'
END

“Controlla il campo Season. Se il valore è Summer, restituisci Sandals. Se il valore è Winter, restituisci Boots. Se nessuna delle opzioni nel calcolo corrisponde a quanto indicato nel campo Season, restituisci Sneakers.”

Note

Utilizzato con CASE, WHEN, IF, ELSEIF, THEN e ELSE.

IF

SintassiIF <test1> THEN <then1>
[ELSEIF <test2> THEN <then2>...]
[ELSE <default>]
END
OutputDipende dal tipo di dati dei valori <then>.
Definizione

Testa una serie di espressioni e restituisce il valore <then> per il primo <test> True.

Esempio
IF [Season] = "Summer" THEN 'Sandals' 
ELSEIF [Season] = "Winter" THEN 'Boots'
ELSE 'Sneakers' 
END

“Se Season = Summer, restituisci Sandals. In caso contrario, controlla l’espressione successiva. Se Season = Winter, restituisci Boots. Se nessuna delle espressioni è True, restituisci Sneakers.”

Note

Vedi anche IF e IIF.

Utilizzato con ELSEIF, THEN, ELSE e END

IFNULL

SintassiIFNULL(expr1, expr2)
OutputDipende dal tipo di dati dei valori <expr>.
Definizione

Restituisce <expr1> se non è Null, altrimenti <expr2>.

Esempio
IFNULL([Assigned Room], "TBD")

“Se il campo Assigned Room non è Null, restituisci il relativo valore. Se il campo Assigned Room è Null, restituisci invece TBD.”

Note

Confronta con ISNULL. IFNULL restituisce sempre un valore. ISNULL restituisce un valore booleano (True o False).

Vedi anche ZN.

IIF

SintassiIIF(<test>, <then>, <else>, [<unknown>])
OutputDipende dal tipo di dati dei valori nell’espressione.
DefinizioneControlla se una condizione è soddisfatta (<test>) e restituisce <then> se il test è True, <else> se il test è False e un valore facoltativo per <unknown> se il test è Null. Se il valore unknown facoltativo non è specificato, IIF restituisce Null.
Esempio
IIF([Season] = 'Summer', 'Sandals', 'Other footwear')

“Se Season = Summer, restituisci Sandals. In caso contrario, restituisci Other footwear”

IIF([Season] = 'Summer', 'Sandals', 
IIF('Season' = 'Winter', 'Boots', 'Other footwear')
)

“Se Season = Summer, restituisci Sandals. In caso contrario, controlla l’espressione successiva. Se Season = Winter, restituisci Boots. Se nessuna delle due è True, restituisci Sneakers.”

IIF('Season' = 'Summer', 'Sandals', 
IIF('Season' = 'Winter', 'Boots',
IIF('Season' = 'Spring', 'Sneakers', 'Other footwear')
)
)

“Se Season = Summer, restituisci Sandals. In caso contrario, controlla l’espressione successiva. Se Season = Winter, restituisci Boots. Se nessuna delle espressioni è True, restituisci Sneakers.”

Note

Vedi anche IF e CASE.

IIF non ha un equivalente di ELSEIF (come IF) o clausole WHEN ripetute (come CASE). Più test possono invece essere valutati in sequenza mediante l’annidamento di istruzioni IIF come l’elemento <unknown>. Viene restituito il primo True (quello più esterno).

In altre parole, nel calcolo seguente il risultato sarà Red, non Orange, perché l’espressione smette di essere valutata non appena A=A viene valutato come True:

IIF('A' = 'A', 'Red', IIF('B' = 'B', 'Orange', IIF('C' = 'D', 'Yellow', 'Green')))

IN

Sintassi<expr1> IN <expr2>
OutputBooleano (True o False)
DefinizioneRestituisce TRUE se qualsiasi valore in <expr1> corrisponde a qualsiasi valore in <expr2>.
Esempio
SUM([Cost]) IN (1000, 15, 200)

“Il valore del campo Cost è 1000, 15 o 200?”

[Field] IN [Set]

“Il valore del campo è presente nell’insieme?”

Note

I valori in <expr2> possono essere un insieme, un elenco di valori letterali o un campo combinato.

Vedi anche WHEN.

ISDATE

SintassiISDATE(string)
OutputBooleano (True o False)
DefinizioneRestituisce True se una stringa <string> è una data valida. L’espressione di input deve essere un campo stringa (di testo).
Esempio
ISDATE("2018-09-22")

“La stringa 2018-09-22 è una data formattata correttamente?”

Note

Ciò che viene considerato una data valida dipende dalle impostazioni locali(Il collegamento viene aperto in una nuova finestra) del sistema che valuta il calcolo. Ad esempio:

Negli Stati Uniti:

  • ISDATE("2018-09-22") = TRUE
  • ISDATE("2018-22-09") = FALSE

Nel Regno Unito:

  • ISDATE("2018-09-22") = FALSE
  • ISDATE("2018-22-09") = TRUE

ISNULL

SintassiISNULL(expression)
OutputBooleano (True o False)
Definizione

Restituisce True se l’espressione <expression> è NULL (non contiene dati validi).

Esempio
ISNULL([Assigned Room])

“Il campo Assigned Room è Null?”

Note

Confronta con IFNULL. IFNULL restituisce sempre un valore. ISNULL restituisce un valore booleano.

Vedi anche ZN.

MAX

SintassiMAX(expression) oppure MAX(expr1, expr2)
OutputStesso tipo di dati dell’argomento o NULL se qualsiasi parte dell’argomento è NULL.
Definizione

Restituisce il massimo dei due argomenti, che devono essere dello stesso tipo di dati.

MAX può anche essere applicato a un singolo campo come aggregazione.

Esempio
MAX(4,7) = 7
MAX(#3/25/1986#, #2/20/2021#) = #2/20/2021#
MAX([Name]) = "Zander"
Note

Per le stringhe

MAX è solitamente l’ultimo valore in ordine alfabetico.

Per le origini dati di database, MAX permette di trovare il valore stringa più alto nella sequenza di ordinamento definita dal database per quella colonna.

Per le date

Per le date, MAX è la data più recente. Se MAX è un’aggregazione, il risultato non avrà una gerarchia di date. Se MAX è un confronto, il risultato manterrà la gerarchia di date.

Come aggregazione

MAX(expression) è una funzione aggregata e restituisce un singolo risultato aggregato. Questo risultato viene mostrato come AGG(expression) nella visualizzazione.

Come confronto

MAX(expr1, expr2) confronta i due valori e restituisce un valore a livello di riga.

Vedi anche MIN.

MIN

SintassiMIN(expression) oppure MIN(expr1, expr2)
OutputStesso tipo di dati dell’argomento o NULL se qualsiasi parte dell’argomento è NULL.
Definizione

Restituisce il minimo dei due argomenti, che devono essere dello stesso tipo di dati.

MIN può anche essere applicato a un singolo campo come aggregazione.

Esempio
MIN(4,7) = 4
MIN(#3/25/1986#, #2/20/2021#) = #3/25/1986#
MIN([Name]) = "Abebi"
Note

Per le stringhe

MIN è solitamente il primo valore in ordine alfabetico.

Per le origini dati di database, MIN permette di trovare il valore stringa più basso nella sequenza di ordinamento definita dal database per quella colonna.

Per le date

Per le date, MIN è la prima data. Se MIN è un’aggregazione, il risultato non avrà una gerarchia di date. Se MIN è un confronto, il risultato manterrà la gerarchia di date.

Come aggregazione

MIN(expression) è una funzione aggregata e restituisce un singolo risultato aggregato. Questo risultato viene mostrato come AGG(expression) nella visualizzazione.

Come confronto

MIN(expr1, expr2) confronta i due valori e restituisce un valore a livello di riga.

Vedi anche MAX.

NOT

SintassiNOT <expression>
OutputBooleano (True o False)
DefinizioneEsegue una negazione logica su un’espressione.
Esempio
IF NOT [Season] = "Summer" 
THEN 'Don't wear sandals'
ELSE 'Wear sandals' 
END

“Se Season non è uguale a Summer, restituisci Don’t wear sandals. In caso contrario, restituisci Wear sandals.”

Note

Spesso usato con IF e IIF. Vedi anche DATE e OR.

OR

Sintassi<expr1> OR <expr2>
OutputBooleano (True o False)
DefinizioneEsegue una disgiunzione logica su due espressioni.
Esempio
IF [Season] = "Spring" OR [Season] = "Fall" 
THEN "Sneakers"
END

“Se (Season = Spring) o (Season = Fall) è True, restituisci Sneakers.”

Note

Spesso usato con IF e IIF. Vedi anche DATE e NOT.

Se una delle due espressioni è TRUE, il risultato è TRUE. Se entrambe le espressioni sono FALSE, il risultato è FALSE. Se entrambe le espressioni sono NULL, il risultato è NULL.

Se crei un calcolo che visualizza il risultato di un confronto OR in un foglio di lavoro, Tableau mostra TRUE e FALSE. Se desideri modificare questa impostazione, utilizza l’area Formato nella finestra di dialogo del formato.

Nota: l’operatore OR sfrutta la valutazione a corto circuito. Questo significa che, se la prima espressione è valutata come TRUE, allora la seconda espressione non viene valutata affatto. Questo può essere utile se la seconda espressione si traduce in un errore quando la prima espressione è TRUE, in quanto la seconda espressione in questo caso non viene mai valutata.

THEN

SintassiIF <test1> THEN <then1>
[ELSEIF <test2> THEN <then2>...]
[ELSE <default>]
END
DefinizioneUna parte richiesta di un’espressione IF, ELSEIF o CASE, utilizzata per definire quale risultato restituire se un valore o un test specifico è True.
Esempio
IF [Season] = "Summer" THEN 'Sandals' 
ELSEIF [Season] = "Winter" THEN 'Boots'
ELSE 'Sneakers' 
END

“Se Season = Summer, restituisci Sandals. In caso contrario, controlla l’espressione successiva. Se Season = Winter, restituisci Boots. Se nessuna delle espressioni è True, restituisci Sneakers.”

CASE [Season] 
WHEN 'Summer' THEN 'Sandals'
WHEN 'Winter' THEN 'Boots'
ELSE 'Sneakers'
END

“Controlla il campo Season. Se il valore è Summer, restituisci Sandals. Se il valore è Winter, restituisci Boots. Se nessuna delle opzioni nel calcolo corrisponde a quanto indicato nel campo Season, restituisci Sneakers.”

Note

Utilizzato con CASE, WHEN, IF, ELSEIF, THEN, ELSE e END

WHEN

SintassiCASE <expression>
WHEN <value1> THEN <then1>
WHEN <value2> THEN <then2>
...
[ELSE <default>]
END
DefinizioneUna parte richiesta di un’espressione CASE. Trova il primo <value> che corrisponde a <expression> e restituisce il valore <then> corrispondente.
Esempio
CASE [Season] 
WHEN 'Summer' THEN 'Sandals'
WHEN 'Winter' THEN 'Boots'
ELSE 'Sneakers'
END

“Controlla il campo Season. Se il valore è Summer, restituisci Sandals. Se il valore è Winter, restituisci Boots. Se nessuna delle opzioni nel calcolo corrisponde a quanto indicato nel campo Season, restituisci Sneakers.”

Note

Utilizzato con CASE, THEN, ELSE e END.

CASE supporta anche la costruzione WHEN IN, come ad esempio:

CASE <expression> 
WHEN IN <set1> THEN <then1>
WHEN IN <combinedfield> THEN <then2>
...
ELSE <default>
END

I valori con cui si confronta WHEN IN, devono essere un insieme, un elenco di valori letterali o un campo combinato. Vedi anche IN.

ZN

SintassiZN(expression)
OutputDipende dal tipo di dati di <expression> oppure 0.
DefinizioneRestituisce <expression> se non è Null, altrimenti restituisce zero.
Esempio
ZN([Test Grade])

“Se Test Grade non è Null, restituisci il relativo valore. Se Test Grade è Null, restituisci 0.”

Note

ZN è un caso specializzato di IFNULL dove l’alternativa se l’espressione è Null è sempre 0 anziché essere specificato nel calcolo.

ZN è particolarmente utile quando si eseguono calcoli aggiuntivi e un valore Null renderebbe Null l’intero calcolo. Tuttavia, occorre prestare attenzione nell’interpretazione dei risultati poiché Null non è sempre sinonimo di 0 e potrebbe rappresentare dati mancanti.

Vedi anche ISNULL.

Funzioni aggregate

ATTR

SintassiATTR(expression)
DefinizioneRestituisce il valore dell’espressione se ha un unico valore per tutte le righe. In caso contrario, restituisce un asterisco. I valori NULL vengono ignorati.

AVG

SintassiAVG(expression)
DefinizioneRestituisce la media di tutti i valori nell’espressione. I valori NULL vengono ignorati.
NoteAVG può essere utilizzato solo con campi numerici.

COLLECT

SintassiCOLLECT(spatial)
DefinizioneUn calcolo aggregato che combina i valori nel campo dell’argomento. I valori NULL vengono ignorati.
NoteCOLLECT può essere utilizzato solo con campi spaziali.

CORR

SintassiCORR(expression1, expression2)
OutputNumero da -1 a 1
DefinizioneRestituisce il coefficiente di correlazione di Pearson di due espressioni.
Esempio
example
Note

La correlazione di Pearson misura la relazione lineare tra due variabili. I risultati variano da -1 a +1 inclusi, dove 1 denota un’esatta relazione lineare positiva, 0 denota l’assenza di relazioni lineari tra la varianza e -1 è un’esatta relazione negativa.

Il quadrato di un risultato CORR è equivalente al coefficiente di determinazione per un modello di linea di una tendenza lineare. Vedi Termini di modello di linee di tendenza lineare(Il collegamento viene aperto in una nuova finestra).

Utilizzo con espressioni LOD con ambito tabella:

Puoi utilizzare CORR per visualizzare la correlazione in una dispersione disaggregata utilizzando un’espressione Level of Detail con ambito tabella(Il collegamento viene aperto in una nuova finestra). Ad esempio:

{CORR(Sales, Profit)}

Con un’espressione Level of Detail, la correlazione viene eseguita su tutte le righe. Usando una formula come CORR(Sales, Profit) (senza parentesi, per renderla un’espressione Level of Detail), la vista mostrerebbe la correlazione di ogni singolo punto del grafico a dispersione con l’altro punto, che è indefinito.

Limitazioni del database

CORR è disponibile con le seguenti origini dati: estrazioni dati Tableau, Cloudera Hive, EXASolution, Firebird (versione 3.0 e successive), Google BigQuery, Hortonworks Hadoop Hive, IBM PDA (Netezza), Oracle, PostgreSQL, Presto, SybaseIQ, Teradata, Vertica.

Per altre origini dati, puoi ricorrere all’estrazione dei dati o all’utilizzo di WINDOW_CORR. Vedi Funzioni di calcolo tabella(Il collegamento viene aperto in una nuova finestra).

COUNT

SintassiCOUNT(expression)
DefinizioneRestituisce il numero di voci. I valori NULL non vengono conteggiati.

COUNTD

SintassiCOUNTD(expression)
DefinizioneRestituisce il numero di elementi distinti in un gruppo. I valori NULL non vengono conteggiati.

COVAR

SintassiCOVAR(expression1, expression2)
DefinizioneRestituisce la covarianza del campione di due espressioni.
Note

La covarianza quantifica il modo in cui due variabili cambiano insieme. Una covarianza positiva indica che le variabili tendono a muoversi nella stessa direzione, come quando in media valori più grandi di una variabile tendono a corrispondere a valori più grandi dell’altra variabile. Per normalizzare il calcolo della covarianza, la covarianza del campione utilizza il numero di punti dati non NULL n - 1 al posto di n, che viene invece utilizzato dalla covarianza della popolazione (disponibile con la funzione COVARP). La covarianza del campione è la scelta appropriata quando i dati sono un campione casuale che viene utilizzato per stimare la covarianza per una popolazione più numerosa.

Se <expression1> e <expression2> sono uguali, ad esempio COVAR([profit], [profit]), COVAR restituisce un valore che indica l’ampiezza della distribuzione dei valori.

Il valore di COVAR(X, X) è equivalente al valore di VAR(X) e a quello di STDEV(X)^2.

Limitazioni del database

COVAR è disponibile con le seguenti origini dati: estrazioni dati Tableau, Cloudera Hive, EXASolution, Firebird (versione 3.0 e successive), Google BigQuery, Hortonworks Hadoop Hive, IBM PDA (Netezza), Oracle, PostgreSQL, Presto, SybaseIQ, Teradata, Vertica.

Per altre origini dati, puoi ricorrere all’estrazione dei dati o all’utilizzo di WINDOW_COVAR. Vedi Funzioni di calcolo tabella(Il collegamento viene aperto in una nuova finestra).

COVARP

SintassiCOVARP(expression 1, expression2)
DefinizioneRestituisce la covarianza della popolazione di due espressioni.
Note

La covarianza quantifica il modo in cui due variabili cambiano insieme. Una covarianza positiva indica che le variabili tendono a muoversi nella stessa direzione, come quando in media valori più grandi di una variabile tendono a corrispondere a valori più grandi dell’altra variabile. La covarianza della popolazione è la covarianza del campione moltiplicata per (n-1)/n, dove n è il numero totale di punti dati non NULL. Quando vi sono dati disponibili per tutte le voci di interesse, la covarianza della popolazione è la scelta appropriata, al contrario di quando è presente solo un sottoinsieme casuale di voci, nel qual caso risulta appropriata la covarianza del campione (con la funzione COVAR).

Se <expression1> e <expression2> sono uguali, ad esempio COVARP([profit], [profit]), COVARP restituisce un valore che indica l’ampiezza della distribuzione dei valori. Nota: il valore di COVARP(X, X) è equivalente al valore di VARP(X) e a quello di STDEVP(X)^2.

Limitazioni del database

COVARP è disponibile con le seguenti origini dati: estrazioni dati Tableau, Cloudera Hive, EXASolution, Firebird (versione 3.0 e successive), Google BigQuery, Hortonworks Hadoop Hive, IBM PDA (Netezza), Oracle, PostgreSQL, Presto, SybaseIQ, Teradata,

Per altre origini dati, puoi ricorrere all’estrazione dei dati o all’utilizzo di WINDOW_COVAR. Vedi Funzioni di calcolo tabella(Il collegamento viene aperto in una nuova finestra).

MAX

SintassiMAX(expression) oppure MAX(expr1, expr2)
OutputStesso tipo di dati dell’argomento o NULL se qualsiasi parte dell’argomento è NULL.
Definizione

Restituisce il massimo dei due argomenti, che devono essere dello stesso tipo di dati.

MAX può anche essere applicato a un singolo campo come aggregazione.

Esempio
MAX(4,7) = 7
MAX(#3/25/1986#, #2/20/2021#) = #2/20/2021#
MAX([Name]) = "Zander"
Note

Per le stringhe

MAX è solitamente l’ultimo valore in ordine alfabetico.

Per le origini dati di database, MAX permette di trovare il valore stringa più alto nella sequenza di ordinamento definita dal database per quella colonna.

Per le date

Per le date, MAX è la data più recente. Se MAX è un’aggregazione, il risultato non avrà una gerarchia di date. Se MAX è un confronto, il risultato manterrà la gerarchia di date.

Come aggregazione

MAX(expression) è una funzione aggregata e restituisce un singolo risultato aggregato. Questo risultato viene mostrato come AGG(expression) nella visualizzazione.

Come confronto

MAX(expr1, expr2) confronta i due valori e restituisce un valore a livello di riga.

Vedi anche MIN.

MEDIAN

SintassiMEDIAN(expression)
DefinizioneRestituisce la mediana di un’espressione in tutti i record. I valori NULL vengono ignorati.
NoteMEDIAN può essere utilizzato solo con campi numerici.
Limitazioni del database

MEDIAN non è disponibile per le seguenti origini dati: Access, Amazon Redshift, Cloudera Hadoop, HP Vertica, IBM DB2, IBM PDA (Netezza), Microsoft SQL Server, MySQL, SAP HANA, Teradata.

Per altri tipi di origine dati, è possibile estrarre i dati in un file di estrazione per utilizzare questa funzione. Vedi Estrarre i dati(Il collegamento viene aperto in una nuova finestra).

MIN

SintassiMIN(expression) oppure MIN(expr1, expr2)
OutputStesso tipo di dati dell’argomento o NULL se qualsiasi parte dell’argomento è NULL.
Definizione

Restituisce il minimo dei due argomenti, che devono essere dello stesso tipo di dati.

MIN può anche essere applicato a un singolo campo come aggregazione.

Esempio
MIN(4,7) = 4
MIN(#3/25/1986#, #2/20/2021#) = #3/25/1986#
MIN([Name]) = "Abebi"
Note

Per le stringhe

MIN è solitamente il primo valore in ordine alfabetico.

Per le origini dati di database, MIN permette di trovare il valore stringa più basso nella sequenza di ordinamento definita dal database per quella colonna.

Per le date

Per le date, MIN è la prima data. Se MIN è un’aggregazione, il risultato non avrà una gerarchia di date. Se MIN è un confronto, il risultato manterrà la gerarchia di date.

Come aggregazione

MIN(expression) è una funzione aggregata e restituisce un singolo risultato aggregato. Questo risultato viene mostrato come AGG(expression) nella visualizzazione.

Come confronto

MIN(expr1, expr2) confronta i due valori e restituisce un valore a livello di riga.

Vedi anche MAX.

PERCENTILE

SintassiPERCENTILE(expression, number)
DefinizioneRestituisce il valore percentile dell’espressione data corrispondente al valore <number> specificato. Il valore <number> essere compreso tra 0 e 1 (inclusi) e deve essere una costante numerica.
Esempio
PERCENTILE([Score], 0.9)
Limitazioni del database

Questa funzione è disponibile per le seguenti origini dati: connessioni non legacy Microsoft Excel e file di testo, estrazioni e tipi di origini dati di sola estrazione (ad esempio, Google Analytics, OData o Salesforce), origini dati Sybase IQ 15.1 e versioni successive, origini dati Oracle 10 e versioni successive, origini dati Cloudera Hive e Hortonworks Hadoop Hive, origini dati EXASolution 4.2 e versioni successive.

Per altri tipi di origine dati, è possibile estrarre i dati in un file di estrazione per utilizzare questa funzione. Vedi Estrarre i dati(Il collegamento viene aperto in una nuova finestra).

STDEV

SintassiSTDEV(expression)
DefinizioneRestituisce la deviazione statistica standard di tutti i valori dell’espressione data sulla base di un campione della popolazione.

STDEVP

SintassiSTDEVP(expression)
DefinizioneRestituisce la deviazione statistica standard di tutti i valori dell’espressione data sulla base di un campione parziale della popolazione.

SUM

SintassiSUM(expression)
DefinizioneRestituisce la somma di tutti i valori nell’espressione. I valori NULL vengono ignorati.
NoteSUM può essere utilizzato solo con campi numerici.

VAR

SintassiVAR(expression)
DefinizioneRestituisce la varianza statistica di tutti i valori dell’espressione data sulla base di un campione della popolazione.

VARP

SintassiVARP(expression)
DefinizioneRestituisce la varianza statistica di tutti i valori dell’espressione data sulla base dell’intera popolazione.
Funzioni utente

FULLNAME( )

SintassiFULLNAME( )
OutputStringa
Definizione

Restituisce il nome completo dell’utente corrente.

Esempio
FULLNAME( )

Restituisce il nome completo dell’utente che ha effettuato l’accesso, ad esempio “Hamlin Myrer”.

[Manager] = FULLNAME( )

Se il responsabile “Hamlin Myrer” ha effettuato l’accesso, in questo esempio viene restituito TRUE solo se nel campo Responsabile nella vista è specificato “Hamlin Myrer”.

Note

Questa funzione controlla:

  • Tableau Cloud e Tableau Server: il nome completo dell’utente che ha effettuato l’accesso
  • Tableau Desktop: il nome completo locale o di rete dell’utente

Filtri utente

Se utilizzato come filtro, un campo calcolato come [Username field] = FULLNAME( ) può essere utilizzato per creare un filtro utente che mostra solo i dati rilevanti per la persona che ha effettuato l’accesso al server.

ISFULLNAME

SintassiISFULLNAME("User Full Name")
OutputBooleano
Definizione

Restituisce TRUE se il nome completo dell’utente corrente corrisponde al nome completo specificato o FALSE se non corrisponde.

Esempio
ISFULLNAME("Hamlin Myrer")
Note

L’argomento <"User Full Name"> deve essere una stringa letterale, non un campo.

Questa funzione controlla:

  • Tableau Cloud e Tableau Server: il nome completo dell’utente che ha effettuato l’accesso
  • Tableau Desktop: il nome completo locale o di rete dell’utente

ISMEMBEROF

SintassiISMEMBEROF("Group Name")
OutputBooleano o Null
Definizione

Restituisce TRUE se la persona che attualmente utilizza Tableau è un membro di un gruppo che corrisponde alla stringa specificata, FALSE se non è un membro, e NULL se non ha effettuato l’accesso.

Esempio
ISMEMBEROF('Superstars')
ISMEMBEROF('domain.lan\Sales')
Note

L’argomento <"Group Full Name"> deve essere una stringa letterale, non un campo.

Se l’utente ha effettuato l’accesso a Tableau Cloud o Tableau Server, l’appartenenza al gruppo è determinata dai gruppi Tableau. La funzione restituirà TRUE se la stringa data è “Tutti gli utenti”

La funzione ISMEMBEROF( ) accetta anche i domini Active Directory. Il dominio Active Directory deve essere dichiarato nel calcolo con il nome del gruppo.

Se viene apportata una modifica all’appartenenza al gruppo di un utente, la modifica nei dati basati sull’appartenenza al gruppo si riflette in una cartella di lavoro o in una vista con una nuova sessione. La sessione esistente rifletterà i dati non aggiornati.

ISUSERNAME

SintassiISUSERNAME("username")
OutputBooleano
DefinizioneRestituisce TRUE se il nome dell’utente corrente corrisponde al nome utente specificato o FALSE se non corrisponde.
Esempio
ISUSERNAME("hmyrer")
Note

L’argomento <"username"> deve essere una stringa letterale, non un campo.

Questa funzione controlla:

  • Tableau Cloud e Tableau Server: il nome utente dell’utente che ha effettuato l’accesso
  • Tableau Desktop: il nome utente locale o di rete dell’utente

USERDOMAIN( )

SintassiUSERDOMAIN( )
OutputStringa
DefinizioneRestituisce il dominio dell’utente corrente.
Note

Questa funzione controlla:

  • Tableau Cloud e Tableau Server: il dominio dell’utente che ha effettuato l’accesso
  • Tableau Desktop: il dominio locale se l’utente appartiene a un dominio

USERNAME( )

SintassiUSERNAME( )
OutputStringa
DefinizioneRestituisce il nome utente dell’utente corrente.
Esempio
USERNAME( )

Restituisce il nome dell’utente che ha effettuato l’accesso, ad esempio “hmyrer”.

[Manager] = USERNAME( )

Se il responsabile “hmyrer” ha effettuato l’accesso, in questo esempio viene restituito TRUE solo se nel campo Responsabile nella vista è specificato “hmyrer”.

Note

Questa funzione controlla:

  • Tableau Cloud e Tableau Server: il nome utente dell’utente che ha effettuato l’accesso
  • Tableau Desktop: il nome utente locale o di rete dell’utente

Filtri utente

Se utilizzato come filtro, un campo calcolato come [Username field] = USERNAME( ) può essere utilizzato per creare un filtro utente che mostra solo i dati rilevanti per la persona che ha effettuato l’accesso al server.

USERATTRIBUTE

Nota: solo per l’incorporamento di flussi di lavoro in Tableau Cloud. Per maggiori informazioni, consulta Autenticazione e viste incorporate(Il collegamento viene aperto in una nuova finestra).

SintassiUSERATTRIBUTE('attribute_name')
OutputStringa o Null
Definizione

Se <'attribute_name'> fa parte del token Web JSON (JWT) passato a Tableau, il calcolo restituisce il primo valore di <'attribute_name'>.

Restituisce NULL se <'attribute_name'> non esiste.

Esempio

Supponiamo che “Region” sia l’attributo utente incluso nel token JWT e passato a Tableau (utilizzando l’app connessa già configurata dall’amministratore del sito).

In qualità di autore della cartella di lavoro, puoi configurare la tua visualizzazione per filtrare i dati in base a una regione specifica. In tale filtro, puoi fare riferimento al seguente calcolo.

[Region] = USERATTRIBUTE("Region")

Quando User2 della regione occidentale visualizza la visualizzazione incorporata, Tableau mostra i dati appropriati solo per la regione occidentale.

NotePuoi usare la funzione USERATTRIBUTEINCLUDES se prevedi che <'attribute_name'> restituisca più valori.

USERATTRIBUTEINCLUDES

Nota: solo per l’incorporamento di flussi di lavoro in Tableau Cloud. Per maggiori informazioni, consulta Autenticazione e viste incorporate(Il collegamento viene aperto in una nuova finestra).

SintassiUSERATTRIBUTEINCLUDES('attribute_name', 'expected_value')
OutputBooleano
Definizione

Restituisce TRUE se si verificano entrambe le seguenti condizioni:

  • <'attribute_name'> fa parte del token Web JSON (JWT) passato a Tableau
  • uno dei valori <'attribute_name'> è uguale a <'expected_value'>.

In caso contrario, restituisce FALSE.

Esempio

Supponiamo che “Region” sia l’attributo utente incluso nel token JWT e passato a Tableau (utilizzando l’app connessa già configurata dall’amministratore del sito).

In qualità di autore della cartella di lavoro, puoi configurare la tua visualizzazione per filtrare i dati in base a una regione specifica. In tale filtro, puoi fare riferimento al seguente calcolo.

USERATTRIBUTEINCLUDES('Region', [Region])

Se User2 della regione occidentale accede alla visualizzazione incorporata, Tableau controlla se l’attributo utente Region corrisponde a uno dei valori del campo [Region]. Se è true, la visualizzazione mostra i dati appropriati.

Quando User3 della regione settentrionale accede alla stessa visualizzazione, non potrà visualizzare alcun dato perché non c’è corrispondenza con i valori del campo [Region].

Calcoli tabella

FIRST( )


Restituisce il numero di righe dalla riga corrente alla prima riga della partizione. Ad esempio, la seguente vista mostra le vendite trimestrali. Quando FIRST() è calcolato all’interno della partizione Data, l’offset della prima riga dalla seconda riga è -1.

Esempio

Quando l’indice di riga corrente è 3, FIRST() = -2.

INDEX( )


Restituisce l’indice della riga corrente nella partizione, senza alcun ordinamento in base al valore. L’indice della prima riga inizia da 1. Ad esempio, la seguente tabella mostra le vendite trimestrali. Quando INDEX() è calcolato all’interno della partizione Data, l’indice di ogni riga è 1, 2, 3, 4....., ecc.

Esempio

Per la terza riga della partizione, INDEX() = 3.

LAST( )


Restituisce il numero di righe dalla riga corrente all’ultima riga della partizione. Ad esempio, la seguente tabella mostra le vendite trimestrali. Quando LAST() è calcolato all’interno della partizione Data, l’offset dell’ultima riga dalla seconda riga è 5.

Esempio

Quando l’indice di riga corrente è 3 di 7, LAST() = 4.

LOOKUP(espressione, [offset])


Restituisce il valore dell’espressione in una riga di destinazione, specificato come offset relativo rispetto alla riga corrente. Utilizza FIRST() + n e LAST() - n come parte della definizione dell’offset per una destinazione relativa alla prima/ultima riga della partizione. Se offset viene omesso, la riga da confrontare può essere impostata nel menu del campo. Se la riga di destinazione non è determinabile, questa funzione restituisce NULL.

La seguente vista mostra le vendite trimestrali. Quando LOOKUP (SUM(Sales), 2) viene calcolato all’interno della partizione Data, ogni riga mostra il valore delle vendite da 2 trimestri nel futuro.

Esempio

LOOKUP(SUM([Profit]), FIRST()+2) calcola SUM(Profitto) nella terza riga della partizione.

Funzioni MODEL_EXTENSION

Le funzioni di estensione del modello:

  • MODEL_EXTENSION_BOOL

  • MODEL_EXTENSION_INT

  • MODEL_EXTENSION_REAL

  • MODEL_EXTENSION_STRING

vengono utilizzate per passare dati a un modello distribuito su un servizio esterno come R, TabPy o Matlab. Consulta Passare espressioni con le estensioni di analisi(Il collegamento viene aperto in una nuova finestra).

MODEL_PERCENTILE(espressione_destinazione, espressione/i_predittore)


Restituisce la probabilità (compresa tra 0 e 1) che il valore previsto sia minore o uguale all’indicatore osservato, definito dall’espressione di destinazione e da altri predittori. Questa è la funzione di distribuzione predittiva posteriore, anche nota come funzione di distribuzione cumulativa (CDF).

Questa funzione è l’inversa di MODEL_QUANTILE. Per informazioni sulle funzioni di modellazione predittiva, consulta Funzionamento delle funzioni di modellazione predittiva in Tableau.

Esempio

La formula seguente restituisce il quantile dell’indicatore per la somma delle vendite, rettificato in base al conteggio degli ordini.

MODEL_PERCENTILE(SUM([Sales]), COUNT([Orders]))

MODEL_QUANTILE(quantile, espressione_destinazione, espressione/i_predittore)


Restituisce un valore numerico di destinazione all’interno dell’intervallo probabile definito dall’espressione di destinazione e da altri predittori, in corrispondenza di un quantile specificato. Questo è il quantile predittivo posteriore.

Questa funzione è l’inversa di MODEL_PERCENTILE. Per informazioni sulle funzioni di modellazione predittiva, consulta Funzionamento delle funzioni di modellazione predittiva in Tableau.

Esempio

La formula seguente restituisce la somma prevista mediana (0,5) delle vendite, rettificata in base al conteggio degli ordini.

MODEL_QUANTILE(0.5, SUM([Sales]), COUNT([Orders]))

PREVIOUS_VALUE(espressione)


Restituisce il valore di questo calcolo nella riga precedente. Restituisce l’espressione data se la riga corrente è la prima riga della partizione.

Esempio

SUM([Profit]) * PREVIOUS_VALUE(1) calcola il prodotto corrente di SUM(Profitto).

RANK(espressione, ['asc' | 'desc'])


Restituisce la classificazione standard della concorrenza per la riga corrente della partizione. A valori identici viene assegnata una classificazione identica. Utilizza l’argomento facoltativo 'asc' | 'desc' per specificare l’ordine crescente o decrescente. L’impostazione predefinita è decrescente.

Con questa funzione, l’insieme dei valori (6, 9, 9, 14) sarebbe classificato (4, 2, 2, 1).

I valori NULL vengono ignorati nelle funzioni di classificazione. Non sono numerati e non vengono conteggiati rispetto al numero totale di record nel calcolo della classificazione percentile.

Per informazioni sulle diverse opzioni di classificazione, consulta Calcolo di classificazione.

Esempio

L’immagine seguente mostra l’effetto delle varie funzioni di classificazione (RANK, RANK_DENSE, RANK_MODIFIED, RANK_PERCENTILE e RANK_UNIQUE) su un insieme di valori. L’insieme di dati contiene informazioni su 14 studenti (da Student A a Student N); la colonna Age (Età) mostra l’età attuale di ogni Student (studente) (tutti gli studenti hanno un’età compresa tra i 17 e i 20 anni). Le colonne rimanenti mostrano l’effetto di ogni funzione di classificazione sull’insieme dei valori di età, presumendo che la funzione conservi l’ordine predefinito (crescente o decrescente).

RANK_DENSE(espressione, ['asc' | 'desc'])


Restituisce la classificazione densa per la riga corrente della partizione. A valori identici è assegnata una classificazione identica, ma nella sequenza numerica non vengono inseriti intervalli. Utilizza l’argomento facoltativo 'asc' | 'desc' per specificare l’ordine crescente o decrescente. L’impostazione predefinita è decrescente.

Con questa funzione, l’insieme dei valori (6, 9, 9, 14) sarebbe classificato (3, 2, 2, 1).

I valori NULL vengono ignorati nelle funzioni di classificazione. Non sono numerati e non vengono conteggiati rispetto al numero totale di record nel calcolo della classificazione percentile.

Per informazioni sulle diverse opzioni di classificazione, consulta Calcolo di classificazione.

RANK_MODIFIED(espressione, ['asc' | 'desc'])


Restituisce la classificazione modificata della concorrenza per la riga corrente della partizione. A valori identici viene assegnata una classificazione identica. Utilizza l’argomento facoltativo 'asc' | 'desc' per specificare l’ordine crescente o decrescente. L’impostazione predefinita è decrescente.

Con questa funzione, l’insieme dei valori (6, 9, 9, 14) sarebbe classificato (4, 3, 3, 1).

I valori NULL vengono ignorati nelle funzioni di classificazione. Non sono numerati e non vengono conteggiati rispetto al numero totale di record nel calcolo della classificazione percentile.

Per informazioni sulle diverse opzioni di classificazione, consulta Calcolo di classificazione.

RANK_PERCENTILE(espressione, ['asc' | 'desc'])


Restituisce la classificazione percentile per la riga corrente della partizione. Utilizza l’argomento facoltativo 'asc' | 'desc' per specificare l’ordine crescente o decrescente. Quello predefinito è ascendente.

Con questa funzione, l’insieme dei valori (6, 9, 9, 14) sarebbe classificato (0,00, 0,67, 0,67, 1,00).

I valori NULL vengono ignorati nelle funzioni di classificazione. Non sono numerati e non vengono conteggiati rispetto al numero totale di record nel calcolo della classificazione percentile.

Per informazioni sulle diverse opzioni di classificazione, consulta Calcolo di classificazione.

RANK_UNIQUE(espressione, ['asc' | 'desc'])


Restituisce la classificazione univoca per la riga corrente della partizione. A valori identici sono assegnate classificazioni differenti. Utilizza l’argomento facoltativo 'asc' | 'desc' per specificare l’ordine crescente o decrescente. L’impostazione predefinita è decrescente.

Con questa funzione, l’insieme dei valori (6, 9, 9, 14) sarebbe classificato (4, 2, 3, 1).

I valori NULL vengono ignorati nelle funzioni di classificazione. Non sono numerati e non vengono conteggiati rispetto al numero totale di record nel calcolo della classificazione percentile.

Per informazioni sulle diverse opzioni di classificazione, consulta Calcolo di classificazione.

RUNNING_AVG(espressione)


Restituisce la media mobile dell’espressione data, dalla prima riga della partizione alla riga corrente.

La seguente vista mostra le vendite trimestrali. Quando all’interno della partizione Data viene calcolato RUNNING_AVG(SUM([Sales]), il risultato è una media mobile dei valori di vendita per ogni trimestre.

Esempio

RUNNING_AVG(SUM([Profit])) calcola la media mobile di SUM(Profitto).

RUNNING_COUNT(espressione)


Restituisce il conteggio corrente dell’espressione data, dalla prima riga della partizione alla riga corrente.

Esempio

RUNNING_COUNT(SUM([Profit])) calcola il conteggio corrente di SUM(Profitto).

RUNNING_MAX(espressione)


Restituisce il valore massimo corrente dell’espressione data, dalla prima riga nella partizione alla riga corrente.

Esempio

RUNNING_MAX(SUM([Profit])) calcola il valore massimo corrente di SUM(Profitto).

RUNNING_MIN(espressione)


Restituisce il valore minimo corrente dell’espressione data, dalla prima riga della partizione alla riga corrente.

Esempio

RUNNING_MIN(SUM([Profit])) calcola il valore minimo corrente di SUM(Profitto).

RUNNING_SUM(espressione)


Restituisce la somma corrente dell’espressione data, dalla prima riga della partizione alla riga corrente.

Esempio

RUNNING_SUM(SUM([Profit])) calcola la somma corrente di SUM(Profitto)

SIZE()


Restituisce il numero di righe della partizione. Ad esempio, la seguente vista mostra le vendite trimestrali. All’interno della partizione Data, ci sono sette righe, quindi SIZE() per la partizione Data sarà 7.

Esempio

SIZE() = 5 quando la partizione corrente contiene cinque righe.

Funzioni SCRIPT_

Le funzioni SCRIPT:

  • SCRIPT_BOOL

  • SCRIPT_INT

  • SCRIPT_REAL

  • SCRIPT_STRING

vengono utilizzate per passare dati a un servizio esterno come R, TabPy o Matlab. Consulta Passare espressioni con le estensioni di analisi(Il collegamento viene aperto in una nuova finestra).

TOTAL(espressione)


Restituisce il totale per l’espressione data in una partizione di calcolo tabella.

Esempio

Supponi di iniziare con questa vista:

Apri l’editor di calcolo e crea un nuovo campo denominato Totale:

Trascina Totale su Testo per sostituire SUM(Vendite). La vista cambia in modo tale da sommare i valori in base al valore predefinito Calcola utilizzando:

A questo punto la domanda è: qual è il valore predefinito di Calcola utilizzando? Se nel riquadro Dati fai clic con il pulsante destro del mouse (Control-clic su un Mac) su Totale e selezioni Modifica, avrai a disposizione un’ulteriore informazione:

Il valore predefinito di Calcola utilizzando è Tabella (orizzontale). Il risultato è che Totale sta sommando i valori in orizzontale su ogni riga della tabella. Quindi, il valore che vedi in ogni riga è la somma dei valori della versione originale della tabella.

I valori della riga 2011/T1 nella tabella originale erano 8601 $, 6579 $, 44262 $ e 15006 $. I valori nella tabella dopo che Totale ha sostituito SUM(Vendite) corrispondono tutti a 74.448 $, ovvero la somma dei quattro valori originali.

Nota il triangolo accanto a Totale dopo averlo trascinato su Testo:

Indica che questo campo utilizza un calcolo tabella. Puoi fare clic con il pulsante destro del mouse sul campo e selezionare Modifica calcolo tabella per reindirizzare la funzione a un valore di Calcola utilizzando differente. Ad esempio, puoi impostarlo su Tabella (verticale). In questo caso, la tabella apparirebbe così:

TOTAL(espressione)


Restituisce il totale per l’espressione data in una partizione di calcolo tabella.

Esempio

Supponi di iniziare con questa vista:

Apri l’editor di calcolo e crea un nuovo campo denominato Totale:

Trascina Totale su Testo per sostituire SUM(Vendite). La vista cambia in modo tale da sommare i valori in base al valore predefinito Calcola utilizzando:

A questo punto la domanda è: qual è il valore predefinito di Calcola utilizzando? Se nel riquadro Dati fai clic con il pulsante destro del mouse (Control-clic su un Mac) su Totale e selezioni Modifica, avrai a disposizione un’ulteriore informazione:

Il valore predefinito di Calcola utilizzando è Tabella (orizzontale). Il risultato è che Totale sta sommando i valori in orizzontale su ogni riga della tabella. Quindi, il valore che vedi in ogni riga è la somma dei valori della versione originale della tabella.

I valori della riga 2011/T1 nella tabella originale erano 8601 $, 6579 $, 44262 $ e 15006 $. I valori nella tabella dopo che Totale ha sostituito SUM(Vendite) corrispondono tutti a 74.448 $, ovvero la somma dei quattro valori originali.

Nota il triangolo accanto a Totale dopo averlo trascinato su Testo:

Indica che questo campo utilizza un calcolo tabella. Puoi fare clic con il pulsante destro del mouse sul campo e selezionare Modifica calcolo tabella per reindirizzare la funzione a un valore di Calcola utilizzando differente. Ad esempio, puoi impostarlo su Tabella (verticale). In questo caso, la tabella apparirebbe così:

WINDOW_CORR(espressione1, espressione2, [inizio, fine])


Restituisce il coefficiente di correlazione di Pearson di due espressioni all’interno della finestra. La finestra viene definita come offset dalla riga corrente. Utilizza FIRST()+n e LAST()-n per gli offset dalla prima o dall’ultima riga della partizione. Se l’inizio e la fine sono omessi, viene utilizzata l’intera partizione.

La correlazione di Pearson misura la relazione lineare tra due variabili. I risultati variano da -1 a +1 inclusi, dove 1 denota un’esatta relazione lineare positiva, come quando un cambiamento positivo in una variabile implica un cambiamento positivo di grandezza corrispondente nell’altra; 0 denota l’assenza di relazioni lineari tra la varianza, e -1 è un’esatta relazione negativa.

Esiste una funzione di aggregazione equivalente: CORR. Vedi Funzioni di Tableau (in ordine alfabetico)(Il collegamento viene aperto in una nuova finestra).

Esempio

La seguente formula restituisce la correlazione di Pearson di SUM(Profitto) e SUM(Vendite) dalle cinque righe precedenti alla riga corrente.

WINDOW_CORR(SUM[Profit]), SUM([Sales]), -5, 0)

WINDOW_COUNT(espressione, [inizio, fine])


Restituisce il conteggio dell’espressione all’interno della finestra. La finestra viene definita mediante offset dalla riga corrente. Utilizza FIRST()+n e LAST()-n per gli offset dalla prima o dall’ultima riga della partizione. Se l’inizio e la fine sono omessi, viene utilizzata l’intera partizione.

Esempio

WINDOW_COUNT(SUM([Profit]), FIRST()+1, 0) calcola il conteggio di SUM(Profitto) dalla seconda riga a quella corrente

WINDOW_COVAR(espressione1, espressione2, [inizio, fine])


Restituisce la covarianza del campione di due espressioni all’interno della finestra. La finestra viene definita come offset dalla riga corrente. Utilizza FIRST()+n e LAST()-n per gli offset dalla prima o dall’ultima riga della partizione. Se gli argomenti di inizio e fine vengono omessi, la finestra è l’intera partizione.

Per normalizzare il calcolo della covarianza, la covarianza del campione utilizza il numero di punti dati non NULL n - 1 al posto di n, che viene invece utilizzato dalla covarianza della popolazione (con la funzione WINDOW_COVARP). La covarianza del campione è la scelta appropriata quando i dati sono un campione casuale che viene utilizzato per stimare la covarianza per una popolazione più numerosa.

Esiste una funzione di aggregazione equivalente: COVAR. Vedi Funzioni di Tableau (in ordine alfabetico)(Il collegamento viene aperto in una nuova finestra).

Esempio

La seguente formula restituisce la covarianza del campione di SUM(Profitto) e SUM(Vendite) dalle due righe precedenti alla riga corrente.

WINDOW_COVAR(SUM([Profit]), SUM([Sales]), -2, 0)

WINDOW_COVARP(espressione1, espressione2, [inizio, fine])


Restituisce la covarianza della popolazione di due espressioni all’interno della finestra. La finestra viene definita come offset dalla riga corrente. Utilizza FIRST()+n e LAST()-n per gli offset dalla prima o dall’ultima riga della partizione. Se l’inizio e la fine sono omessi, viene utilizzata l’intera partizione.

La covarianza della popolazione è la covarianza del campione moltiplicata per (n-1)/n, dove n è il numero totale di punti dati non NULL. La covarianza della popolazione è la scelta appropriata quando sono disponibili dati per tutti gli elementi di interesse. Al contrario, quando è presente solo un sottoinsieme casuale di elementi, è preferibile utilizzare la covarianza del campione (con la funzione WINDOW_COVAR).

Esiste una funzione di aggregazione equivalente: COVARP. Funzioni di Tableau (in ordine alfabetico)(Il collegamento viene aperto in una nuova finestra).

Esempio

La seguente formula restituisce la covarianza della popolazione di SUM(Profitto) e SUM(Vendite) dalle due righe precedenti alla riga corrente.

WINDOW_COVARP(SUM([Profit]), SUM([Sales]), -2, 0)

WINDOW_MEDIAN(espressione, [inizio, fine])


Restituisce il valore mediano dell’espressione all’interno della finestra. La finestra viene definita mediante offset dalla riga corrente. Utilizza FIRST()+n e LAST()-n per gli offset dalla prima o dall’ultima riga della partizione. Se l’inizio e la fine sono omessi, viene utilizzata l’intera partizione.

Ad esempio, la seguente vista mostra i profitti trimestrali. Un valore mediano della finestra all’interno della partizione Data restituisce il profitto mediano in tutte le date.

Esempio

WINDOW_MEDIAN(SUM([Profit]), FIRST()+1, 0) calcola la mediana di SUM(Profitto) dalla seconda riga a quella corrente.

WINDOW_MAX(espressione, [inizio, fine])


Restituisce il valore massimo dell’espressione all’interno della finestra. La finestra viene definita mediante offset dalla riga corrente. Utilizza FIRST()+n e LAST()-n per gli offset dalla prima o dall’ultima riga della partizione. Se l’inizio e la fine sono omessi, viene utilizzata l’intera partizione.

Ad esempio, la seguente vista mostra le vendite trimestrali. Un valore massimo della finestra all’interno della partizione Data restituisce il valore massimo delle vendite in tutte le date.

Esempio

WINDOW_MAX(SUM([Profit]), FIRST()+1, 0) calcola il massimo di SUM(Profitto) dalla seconda riga a quella corrente.

WINDOW_MIN(espressione, [inizio, fine])


Restituisce il valore minimo dell’espressione all’interno della finestra. La finestra viene definita mediante offset dalla riga corrente. Utilizza FIRST()+n e LAST()-n per gli offset dalla prima o dall’ultima riga della partizione. Se l’inizio e la fine sono omessi, viene utilizzata l’intera partizione.

Ad esempio, la seguente vista mostra le vendite trimestrali. Un valore minimo della finestra all’interno della partizione Data restituisce il valore minimo delle vendite in tutte le date.

Esempio

WINDOW_MIN(SUM([Profit]), FIRST()+1, 0) calcola il minimo di SUM(Profitto) dalla seconda riga a quella corrente.

WINDOW_PERCENTILE(espressione, numero, [inizio, fine])


Restituisce il valore corrispondente al percentile specificato all’interno della finestra. La finestra viene definita mediante offset dalla riga corrente. Utilizza FIRST()+n e LAST()-n per gli offset dalla prima o dall’ultima riga della partizione. Se l’inizio e la fine sono omessi, viene utilizzata l’intera partizione.

Esempio

WINDOW_PERCENTILE(SUM([Profit]), 0.75, -2, 0) calcola il 75° percentile di SUM(Profitto) dalle due righe precedenti a quella corrente.

WINDOW_STDEV(espressione, [inizio, fine])


Restituisce la deviazione standard del campione dell’espressione all’interno della finestra. La finestra viene definita mediante offset dalla riga corrente. Utilizza FIRST()+n e LAST()-n per gli offset dalla prima o dall’ultima riga della partizione. Se l’inizio e la fine sono omessi, viene utilizzata l’intera partizione.

Esempio

WINDOW_STDEV(SUM([Profit]), FIRST()+1, 0) calcola la deviazione standard di SUM(Profitto) dalla seconda riga a quella corrente.

WINDOW_STDEVP(espressione, [inizio, fine])


Restituisce la deviazione standard distorta dell’espressione all’interno della finestra. La finestra viene definita mediante offset dalla riga corrente. Utilizza FIRST()+n e LAST()-n per gli offset dalla prima o dall’ultima riga della partizione. Se l’inizio e la fine sono omessi, viene utilizzata l’intera partizione.

Esempio

WINDOW_STDEVP(SUM([Profit]), FIRST()+1, 0) calcola la deviazione standard di SUM(Profitto) dalla seconda riga a quella corrente.

WINDOW_SUM(espressione, [inizio, fine])


Restituisce la somma dell’espressione all’interno della finestra. La finestra viene definita mediante offset dalla riga corrente. Utilizza FIRST()+n e LAST()-n per gli offset dalla prima o dall’ultima riga della partizione. Se l’inizio e la fine sono omessi, viene utilizzata l’intera partizione.

Ad esempio, la seguente vista mostra le vendite trimestrali. Una somma della finestra calcolata all’interno della partizione Data restituisce la somma delle vendite in tutti i trimestri.

Esempio

WINDOW_SUM(SUM([Profit]), FIRST()+1, 0) calcola la somma di SUM(Profitto) dalla seconda riga a quella corrente.

WINDOW_VAR(espressione, [inizio, fine])


Restituisce la varianza del campione dell’espressione all’interno della finestra. La finestra viene definita mediante offset dalla riga corrente. Utilizza FIRST()+n e LAST()-n per gli offset dalla prima o dall’ultima riga della partizione. Se l’inizio e la fine sono omessi, viene utilizzata l’intera partizione.

Esempio

WINDOW_VAR((SUM([Profit])), FIRST()+1, 0) calcola la varianza di SUM(Profitto) dalla seconda riga a quella corrente.

WINDOW_VARP(espressione, [inizio, fine])


Restituisce la varianza distorta dell’espressione all’interno della finestra. La finestra viene definita mediante offset dalla riga corrente. Utilizza FIRST()+n e LAST()-n per gli offset dalla prima o dall’ultima riga della partizione. Se l’inizio e la fine sono omessi, viene utilizzata l’intera partizione.

Esempio

WINDOW_VARP(SUM([Profit]), FIRST()+1, 0) calcola la varianza di SUM(Profitto) dalla seconda riga a quella corrente.

Funzioni pass-through (RAWSQL)

Queste funzioni pass-through RAWSQL possono essere utilizzate per inviare espressioni SQL direttamente al database, senza essere prima interpretate da Tableau. Se disponi di funzioni di database personalizzate di cui Tableau non è a conoscenza, utilizza queste funzioni pass-through per richiamare le funzioni personalizzate.

Generalmente, il database non capisce i nomi dei campi che sono mostrati in Tableau. Poiché Tableau non interpreta le espressioni SQL incluse nelle funzione pass-through, l’uso dei nomi dei campi di Tableau nella tua espressione può causare errori. È possibile utilizzare una sintassi di sostituzione per inserire il nome del campo o l’espressione corretta per un calcolo Tableau in SQL pass-through. Ad esempio, se avessi una funzione che calcola il valore mediano di un insieme di valori, potresti richiamare tale funzione nella colonna [Vendite] di Tableau in questo modo:

RAWSQLAGG_REAL("MEDIAN(%1)", [Vendite])

Poiché Tableau non interpreta l’espressione, è necessario definire l’aggregazione. Puoi utilizzare le funzioni RAWSQLAGG descritte di seguito quando lavori con espressioni aggregate.

Le funzioni pass-through RAWSQL potrebbero non funzionare con le estrazioni o le origini dati pubblicate se contengono relazioni.

Funzioni RAWSQL

Le seguenti funzioni RAWSQL sono disponibili in Tableau.

RAWSQL_BOOL("sql_expr", [arg1], …[argN])


Restituisce un risultato booleano da una data espressione SQL. L’espressione SQL viene passata direttamente al database sottostante. Utilizza %n nell’espressione SQL come sintassi di sostituzione per i valori del database.

Esempio

Nell’esempio, %1 è uguale a [Vendite] e %2 è uguale a [Profitto].

RAWSQL_BOOL("IIF( %1 > %2, True, False)", [Sales], [Profit])

RAWSQL_DATE("sql_expr", [arg1], …[argN])


Restituisce un risultato Data da un’espressione SQL. L’espressione SQL viene passata direttamente al database sottostante. Utilizza %n nell’espressione SQL come sintassi di sostituzione per i valori del database.

Esempio

In questo esempio, %1 è uguale a [Data ordine].

RAWSQL_DATE(“%1”, [Order Date])

RAWSQL_DATETIME("sql_expr", [arg1], …[argN])


Restituisce un risultato Data e ora da un’espressione SQL. L’espressione SQL viene passata direttamente al database sottostante. Utilizza %n nell’espressione SQL come sintassi di sostituzione per i valori del database. In questo esempio, %1 è uguale a [Data consegna].

Esempio

RAWSQL_DATETIME("MIN(%1)", [Data consegna])

RAWSQL_INT("sql_expr", [arg1], …[argN])


Restituisce come risultato un numero intero da una data espressione SQL. L’espressione SQL viene passata direttamente al database sottostante. Utilizza %n nell’espressione SQL come sintassi di sostituzione per i valori del database. In questo esempio, %1 è uguale a [Vendite].

Esempio

RAWSQL_INT(“500 + %1”, [Sales])

RAWSQL_REAL("sql_expr", [arg1], …[argN])


Restituisce un risultato numerico da una data espressione SQL passata direttamente al database sottostante. Utilizza %n nell’espressione SQL come sintassi di sostituzione per i valori del database. In questo esempio, %1 è uguale a [Vendite]

Esempio

RAWSQL_REAL(“-123.98 * %1”, [Sales])

RAWSQL_SPATIAL


Restituisce un valore spaziale da una data espressione SQL passata direttamente all’origine dati sottostante. Utilizza %n nell’espressione SQL come sintassi di sostituzione per i valori del database.

Esempio

In questo esempio, %1 è uguale a [Geometria].

RAWSQL_SPATIAL("%1", [Geometry])

RAWSQL_STR("sql_expr", [arg1], …[argN])


Restituisce una stringa da una data espressione SQL passata direttamente al database sottostante. Utilizza %n nell’espressione SQL come sintassi di sostituzione per i valori del database. In questo esempio, %1 è uguale a [Nome cliente].

Esempio

RAWSQL_STR(“%1”, [Customer Name])

RAWSQLAGG_BOOL("sql_expr", [arg1], …[argN])


Restituisce un risultato booleano da una data espressione SQL aggregata. L’espressione SQL viene passata direttamente al database sottostante. Utilizza %n nell’espressione SQL come sintassi di sostituzione per i valori del database.

Esempio

Nell’esempio, %1 è uguale a [Vendite] e %2 è uguale a [Profitto].

RAWSQLAGG_BOOL("SUM( %1) >SUM( %2)", [Vendite], [Profitto])

RAWSQLAGG_DATE("sql_expr", [arg1], …[argN])


Restituisce un risultato Data da un’espressione SQL aggregata. L’espressione SQL viene passata direttamente al database sottostante. Utilizza %n nell’espressione SQL come sintassi di sostituzione per i valori del database. In questo esempio, %1 è uguale a [Data ordine].

Esempio

RAWSQLAGG_DATE(“MAX(%1)”, [Order Date])

RAWSQLAGG_DATETIME("sql_expr", [arg1], …[argN])


Restituisce un risultato Data e ora da un’espressione SQL aggregata. L’espressione SQL viene passata direttamente al database sottostante. Utilizza %n nell’espressione SQL come sintassi di sostituzione per i valori del database. In questo esempio, %1 è uguale a [Data consegna].

Esempio

RAWSQLAGG_DATETIME(“MIN(%1)”, [Delivery Date])

RAWSQLAGG_INT("sql_expr", [arg1,] …[argN])


Restituisce come risultato un numero intero da una data espressione SQL aggregata. L’espressione SQL viene passata direttamente al database sottostante. Utilizza %n nell’espressione SQL come sintassi di sostituzione per i valori del database. In questo esempio, %1 è uguale a [Vendite].

Esempio

RAWSQLAGG_INT(“500 + SUM(%1)”, [Sales])

RAWSQLAGG_REAL("sql_expr", [arg1,] …[argN])


Restituisce un risultato numerico da una data espressione SQL aggregata passata direttamente al database sottostante. Utilizza %n nell’espressione SQL come sintassi di sostituzione per i valori del database. In questo esempio, %1 è uguale a [Vendite]

Esempio

RAWSQLAGG_REAL(“SUM( %1)”, [Sales])

RAWSQLAGG_STR("sql_expr", [arg1,] …[argN])


Restituisce una stringa da una data espressione SQL aggregata passata direttamente al database sottostante. Utilizza %n nell’espressione SQL come sintassi di sostituzione per i valori del database. In questo esempio, %1 è uguale a [Sconto].

Esempio

RAWSQLAGG_STR(“AVG(%1)”, [Discount])

Funzioni spaziali

Le funzioni spaziali ti consentono di eseguire analisi spaziali avanzate e di combinare file spaziali con dati in altri formati, come file di testo o fogli di calcolo.

AREA

SintassiAREA(Spatial Polygon, 'units')
OutputNumero
DefinizioneRestituisce l’area della superficie totale di <spatial polygon>.
Esempio
AREA([Geometry], 'feet')
Note

Nomi delle unità supportate (devono essere racchiusi tra virgolette nel calcolo, ad esempio 'miles'):

  • meters: meters, metres, m
  • kilometers: kilometers, kilometres, km
  • miles: miles, mi
  • feet: feet, ft

BUFFER

SintassiBUFFER(Spatial Point, distance, 'units')

BUFFER(Linestring, distance, 'units')

  • meters: meters, metres, m
  • kilometers: kilometers, kilometres, km
  • miles: miles, mi
  • feet: feet, ft
OutputGeometria
Definizione

Per i punti spaziali, restituisce una forma poligonale centrata su <spatial point>, con un raggio determinato dai valori <distance> e <unit>.

Per le stringhe lineari, calcola i poligoni formati includendo tutti i punti entro il raggio di distanza dalla stringa lineare.

Esempio
BUFFER([Spatial Point Geometry], 25, 'mi')
BUFFER(MAKEPOINT(47.59, -122.32), 3, 'km')
BUFFER(MAKELINE(MAKEPOINT(0, 20),MAKEPOINT (30, 30)),20,'km'))
Note

Nomi delle unità supportate (devono essere racchiusi tra virgolette nel calcolo, ad esempio 'miles'):

  • meters: meters, metres, m
  • kilometers: kilometers, kilometres, km
  • miles: miles, mi
  • feet: feet, ft

DISTANCE

SintassiDISTANCE(SpatialPoint1, SpatialPoint2, 'units')
OutputNumero
DefinizioneRestituisce la misura della distanza tra due punti nell’unità <unit> specificata.
Esempio
DISTANCE([Origin Point],[Destination Point], 'km')
Note

Nomi delle unità supportate (devono essere racchiusi tra virgolette nel calcolo, ad esempio 'miles'):

  • meters: meters, metres, m
  • kilometers: kilometers, kilometres, km
  • miles: miles, mi
  • feet: feet, ft
Limitazioni del databaseQuesta funzione può essere creata solo con una connessione live, ma continuerà a funzionare se l’origine dati viene convertita in un’estrazione.

INTERSECTS

SintassiINTERSECTS (geometry1, geometry2)
OutputBooleano
DefinizioneRestituisce True o False per indicare se due geometrie si sovrappongono nello spazio.
NoteCombinazioni supportate: punto/poligono, linea/poligono e poligono/poligono.

MAKELINE

SintassiMAKELINE(SpatialPoint1, SpatialPoint2)
OutputGeometria (linea)
DefinizioneGenera un indicatore lineare tra due punti
Esempio
MAKELINE(MAKEPOINT(47.59, -122.32), MAKEPOINT(48.5, -123.1))
NoteUtile per creare mappe di origine-destinazione.

MAKEPOINT

SintassiMAKEPOINT(latitude, longitude, [SRID])
OutputGeometria (punto)
Definizione

Converte i dati delle colonne <latitude> e <longitude> in oggetti spaziali.

Se viene aggiunto l’argomento facoltativo <SRID>, gli input possono essere altre coordinate geografiche proiettate.

Esempio
MAKEPOINT(48.5, -123.1)
MAKEPOINT([AirportLatitude], [AirportLongitude])
MAKEPOINT([Xcoord],[Ycoord], 3493)
Note

MAKEPOINT non può utilizzare campi di latitudine e longitudine generati automaticamente. L’origine dati deve contenere le coordinate in modo nativo.

SRID è un identificatore spaziale di riferimento che utilizza i codici del sistema di riferimento ESPG(Il collegamento viene aperto in una nuova finestra) per specificare i sistemi di coordinate. Se SRID non è specificato, si presuppone WGS84 e i parametri sono trattati come latitudine/longitudine in gradi.

Puoi utilizzare MAKEPOINT per abilitare spazialmente un’origine dati in modo che possa essere collegata con un file spaziale utilizzando un join spaziale. Per maggiori informazioni, consulta Creare un join dei file spaziali in Tableau.

LENGTH

SintassiLENGTH(geometry, 'units')
OutputNumero
DefinizioneRestituisce la lunghezza del percorso geodetico della stringa o delle stringhe lineari in <geometry> utilizzando le unità <units> specificate.
Esempio
LENGTH([Spatial], 'metres')
NoteIl risultato è <NaN> se l’argomento della geometria non ha stringhe lineari, sebbene siano consentiti altri elementi.

OUTLINE

SintassiOUTLINE(spatial polygon)
OutputGeometria
DefinizioneConverte una geometria poligonale in stringhe lineari.
Note

Utile per creare un livello separato per un contorno a cui è possibile applicare uno stile diverso rispetto al riempimento.

Supporta i poligoni all’interno di multipoligoni.

SHAPETYPE

SintassiSHAPETYPE(geometry)
OutputStringa
DefinizioneRestituisce una stringa che descrive la struttura della geometria spaziale <geometry>, ad esempio vuoto, punto, multipunto, stringa lineare, stringa lineare multipla, poligono, multipoligono, misto e non supportato.
Esempio
SHAPETYPE(MAKEPOINT(48.5, -123.1)) = "Point"

VALIDATE

SintassiVALIDATE(spatial geometry)
OutputGeometria
DefinizioneConferma la correttezza topologica della geometria nel valore spaziale. Se il valore non può essere utilizzato per l'analisi a causa di problemi quali l'intersezione del perimetro di un poligono, il risultato sarà NULL. Se la geometria è corretta, il risultato sarà la geometria originale.
Esempio

UNION(VALIDATE([Geometry]))

Funzioni aggiuntive
Per maggiori informazioni, consulta Funzioni pass-through (RAWSQL)(Il collegamento viene aperto in una nuova finestra).

Espressioni regolari

REGEXP_REPLACE(stringa, modello, sostituzione)

Restituisce una copia della stringa data in cui la stringa sostitutiva prende il posto del modello dell’espressione regolare. Questa funzione è disponibile per le origini dati file di testo, Hadoop Hive, Google BigQuery, PostgreSQL, Estrazione dati Tableau, Microsoft Excel, Salesforce, Vertica, Pivotal Greenplum, Teradata (versione 14.1 e successive), Snowflake e Oracle.

Per le estrazioni dei dati di Tableau, il modello e la stringa sostitutiva devono essere costanti.

Per informazioni sulla sintassi delle espressioni regolari, consulta la documentazione dell’origine dati. Per gli estratti di Tableau, la sintassi delle espressioni regolari è conforme agli standard dell’ICU (International Components for Unicode), un progetto open source di librerie mature C/C++ e Java per il supporto Unicode, l’internazionalizzazione software e la globalizzazione software. Consulta la pagina Regular Expressions(Il collegamento viene aperto in una nuova finestra) nella guida online per l’utente di ICU.

Esempio

REGEXP_REPLACE ("abc 123", "\s", "-") = "abc-123"

REGEXP_MATCH(stringa, modello)

Restituisce true se una sottostringa della stringa specificata corrisponde al modello dell’espressione regolare. Questa funzione è disponibile per le origini dati file di testo, Google BigQuery, PostgreSQL, Estrazione dati Tableau, Microsoft Excel, Salesforce, Vertica, Pivotal Greenplum, Teradata (versione 14.1 e successive, Hadoop), Impala 2.3.0 (tramite origini dati Cloudera Hadoop), Snowflake e Oracle.

Per le estrazioni dei dati di Tableau, il modello deve essere una costante.

Per informazioni sulla sintassi delle espressioni regolari, consulta la documentazione dell’origine dati. Per gli estratti di Tableau, la sintassi delle espressioni regolari è conforme agli standard dell’ICU (International Components for Unicode), un progetto open source di librerie mature C/C++ e Java per il supporto Unicode, l’internazionalizzazione software e la globalizzazione software. Consulta la pagina Regular Expressions(Il collegamento viene aperto in una nuova finestra) nella guida online per l’utente di ICU.

Esempio

REGEXP_MATCH('-([1234].[The.Market])-','\[\s*(\w*\.)(\w*\s*\])')=true

REGEXP_EXTRACT(stringa, modello)


Restituisce la porzione di stringa che corrisponde al modello dell’espressione regolare. Questa funzione è disponibile per le origini dati file di testo, Hadoop Hive, Google BigQuery, PostgreSQL, Estrazione dati Tableau, Microsoft Excel, Salesforce, Vertica, Pivotal Greenplum, Teradata (versione 14.1 e successive), Snowflake e Oracle.

Per le estrazioni dei dati di Tableau, il modello deve essere una costante.

Per informazioni sulla sintassi delle espressioni regolari, consulta la documentazione dell’origine dati. Per gli estratti di Tableau, la sintassi delle espressioni regolari è conforme agli standard dell’ICU (International Components for Unicode), un progetto open source di librerie mature C/C++ e Java per il supporto Unicode, l’internazionalizzazione software e la globalizzazione software. Consulta la pagina Regular Expressions(Il collegamento viene aperto in una nuova finestra) nella guida online per l’utente di ICU.

Esempio

REGEXP_EXTRACT('abc 123', '[a-z]+\s+(\d+)') = '123'

REGEXP_EXTRACT_NTH(stringa, modello, indice)

Restituisce la porzione di stringa che corrisponde al modello dell’espressione regolare. La porzione della stringa è abbinata al gruppo di acquisizione nth, dove n è l’indice dato. Se l’indice è 0, viene restituita l’intera stringa. Questa funzione è disponibile per le origini dati file di testo, PostgreSQL, Estrazione dati Tableau, Microsoft Excel, Salesforce, Vertica, Pivotal Greenplum, Teradata (versione 14.1 e successive) e Oracle.

Per le estrazioni dei dati di Tableau, il modello deve essere una costante.

Per informazioni sulla sintassi delle espressioni regolari, consulta la documentazione dell’origine dati. Per gli estratti di Tableau, la sintassi delle espressioni regolari è conforme agli standard dell’ICU (International Components for Unicode), un progetto open source di librerie mature C/C++ e Java per il supporto Unicode, l’internazionalizzazione software e la globalizzazione software. Consulta la pagina Regular Expressions(Il collegamento viene aperto in una nuova finestra) nella guida online per l’utente di ICU.

Esempio

REGEXP_EXTRACT_NTH('abc 123', '([a-z]+)\s+(\d+)', 2) = '123'

Funzioni specifiche di Hadoop Hive

Nota: per le origini dati di Cloudera Impala, sono disponibili solo le funzioni PARSE_URL e PARSE_URL_QUERY.

GET_JSON_OBJECT(stringa JSON, percorso JSON)

Restituisce l’oggetto JSON all’interno della stringa JSON in base al percorso JSON.

PARSE_URL(stringa, parte_url)

Restituisce un componente della stringa URL data, definito da parte_url. I valori validi di parte_url includono: "HOST", "PATH", "QUERY", "REF", "PROTOCOL", "AUTHORITY", "FILE" e "USERINFO".

Esempio

PARSE_URL('http://www.tableau.com', 'HOST') = 'www.tableau.com'

PARSE_URL_QUERY(stringa, chiave)

Restituisce il valore del parametro della query specificato nella stringa URL data. Il parametro della query è definito dalla chiave.

Esempio

PARSE_URL_QUERY('http://www.tableau.com?page=1&cat=4', 'page') = '1'

XPATH_BOOLEAN(stringa XML, stringa dell’espressione XPath)

Restituisce true se l’espressione XPath corrisponde a un nodo o se viene valutata true.

Esempio

XPATH_BOOLEAN('<values> <value id="0">1</value><value id="1">5</value>', 'values/value[@id="1"] = 5') = true

XPATH_DOUBLE(stringa XML, stringa dell’espressione XPath)

Restituisce il valore a virgola mobile dell’espressione XPath.

Esempio

XPATH_DOUBLE('<values><value>1.0</value><value>5.5</value> </values>', 'sum(value/*)') = 6.5

XPATH_FLOAT(stringa XML, stringa dell’espressione XPath)

Restituisce il valore a virgola mobile dell’espressione XPath.

Esempio

XPATH_FLOAT('<values><value>1.0</value><value>5.5</value> </values>','sum(value/*)') = 6.5

XPATH_INT(stringa XML, stringa dell’espressione XPath)

Restituisce il valore numerico dell’espressione XPath oppure zero se l’espressione XPath non può essere valutata come un numero.

Esempio

XPATH_INT('<values><value>1</value><value>5</value> </values>','sum(value/*)') = 6

XPATH_LONG(stringa XML, stringa dell’espressione XPath)

Restituisce il valore numerico dell’espressione XPath oppure zero se l’espressione XPath non può essere valutata come un numero.

Esempio

XPATH_LONG('<values><value>1</value><value>5</value> </values>','sum(value/*)') = 6

XPATH_SHORT(stringa XML, stringa dell’espressione XPath)

Restituisce il valore numerico dell’espressione XPath oppure zero se l’espressione XPath non può essere valutata come un numero.

Esempio

XPATH_SHORT('<values><value>1</value><value>5</value> </values>','sum(value/*)') = 6

XPATH_STRING(stringa XML, stringa dell’espressione XPath)

Restituisce il testo del primo nodo corrispondente.

Esempio

XPATH_STRING('<sites ><url domain="org">http://www.w3.org</url> <url domain="com">http://www.tableau.com</url></sites>', 'sites/url[@domain="com"]') = 'http://www.tableau.com'

Funzioni specifiche di Google BigQuery

DOMAIN(stringa_url)

Data una stringa URL, restituisce il dominio come stringa.

Esempio

DOMAIN('http://www.google.com:80/index.html') = 'google.com'

GROUP_CONCAT(espressione)

Concatena i valori di ogni record in una singola stringa delimitata da virgole. Questa funzione agisce come una funzione SUM() per le stringhe.

Esempio

GROUP_CONCAT(Region) = "Central,East,West"

HOST(stringa_url)

Data una stringa URL, restituisce il nome host come stringa.

Esempio

HOST('http://www.google.com:80/index.html') = 'www.google.com:80'

LOG2(numero)

Restituisce il logaritmo in base 2 di un numero.

Esempio

LOG2(16) = '4.00'

LTRIM_THIS(stringa, stringa)

Restituisce la prima stringa con l’eventuale occorrenza iniziale della seconda stringa rimossa.

Esempio

LTRIM_THIS('[-Sales-]','[-') = 'Sales-]'

RTRIM_THIS(stringa, stringa)

Restituisce la prima stringa con l’eventuale occorrenza finale della seconda stringa rimossa.

Esempio

RTRIM_THIS('[-Market-]','-]') = '[-Market'

TIMESTAMP_TO_USEC(espressione)

Converte un tipo di dati TIMESTAMP in un timestamp UNIX in microsecondi.

Esempio

TIMESTAMP_TO_USEC(#2012-10-01 01:02:03#)=1349053323000000

USEC_TO_TIMESTAMP(espressione)

Converte un timestamp UNIX in microsecondi in un tipo di dati TIMESTAMP.

Esempio

USEC_TO_TIMESTAMP(1349053323000000) = #2012-10-01 01:02:03#

TLD(stringa_url)

Data una stringa URL, restituisce il dominio di primo livello più qualsiasi dominio di paese/area geografica nell’URL.

Esempio

TLD('http://www.google.com:80/index.html') = '.com'

TLD('http://www.google.co.uk:80/index.html') = '.co.uk'

 



Vuoi sapere di più sulle funzioni?

Leggi gli argomenti relativi alle funzioni(Il collegamento viene aperto in una nuova finestra).

Vedi anche

Funzioni di Tableau (in ordine alfabetico)(Il collegamento viene aperto in una nuova finestra)

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